Venerdì, 19 aprile 2024 - ore 11.48

Camere di Commercio di Cremona, all’Assemblea dei Sindaci si è discusso del futuro

Nella foto, da sinistra: Galimberti, Auricchio, Vezzini a San Vitale

| Scritto da Redazione
Camere di Commercio di Cremona, all’Assemblea dei Sindaci si è discusso del futuro

Camere di Commercio, quale futuro? Se ne è parlato in un incontro promosso dal Presidente della Provincia, Carlo Vezzini e dal Sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti, nel corso dell’assemblea dei Sindaci a San Vitale, con la presenza del Presidente della Camera di Commercio, Gian Domenico Auricchio. La riforma della Pubblica Amministrazione ha previsto nuove aree vaste, che sostituiranno le ex Province; parimenti una nuova norma ha introdotto, in attesa dei decreti attuativi, gli accorpamenti delle realtà camerali. Il Presidente Auricchio ha illustrato nei dettagli tecnici la recente legislazione, che andrà a trasformare le Camere di Commercio come le conosciamo oggi; tre i principali pilastri: bacini di 75.000 imprese, gratuità delle cariche degli organi di governo delle Camere e servizi di digitalizzazione avanzati, con potenziamento del collegamento tra mondo delle imprese e giovani. Molte le ipotesi sul campo e le trattative in corso, ma che vedono sempre Cremona al centro di molti interessi da parte dei territori limitrofi proprio per l’alto valore aggiunto delle imprese locali così come dell’ottima gestione di questi anni della Camera di Commercio, che la rende sempre più appetibile per un sodalizio allargato.

«Parimenti per le aree vaste stiamo portando avanti ipotesi con i territori limitrofi, Mantova, Lodi, Brescia in un’ottica di reciprocità e pari dignità, con il riconoscimento di un equilibrio che non deve veder prevalere nessun territorio a discapito di un altro e nessun depauperamento di servizi e centri decisionali», ha spiegato il Presidente Vezzini. Sulla stessa linea di pensiero il Sindaco Galimberti, che ha precisato come il lavoro portato avanti sia per i progetti lungo l’asta del Po, che coinvolgono anche paesi fuori regione, così come le attività che si sono concretizzate anche sul fronte culturale con Bergamo, Brescia e Mantova, delineano un contesto di piena dignità dei singoli territori dove, in questo momento, la coesione interna a ogni realtà locale rappresenta il valore aggiunto al tavolo delle trattative.

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