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Caro amico ti scrivo | L.U.C.I. Cremona

| Scritto da Redazione
Caro amico ti scrivo | L.U.C.I. Cremona

Nel 2011 per 112 volte è stato superato il limite relativo alle PM10 nell’aria di Cremona, con una impressionante sequenza finale di 27 giorni consecutivi.

Il Sindaco, primo responsabile della salute dei cittadini, non ha mai ritenuto utile prendere provvedimenti, limitandosi a scrivere una lettera al Presidente della Regione Lombardia per cercare consiglio.

Se mai davvero questa lettera è stata inviata, non siamo al corrente della risposta, però immaginiamo la sconsolata attesa del Sindaco riguardo la missiva risolutrice: conosciamo bene questo fastidiosa sensazione di essere ignorati, visto le numerose volte che ci siamo dovuti rivolgere al Difensore Civico per ottenere una risposta proprio dal Sindaco o dai suoi Assessori…

Intanto il 2011 finiva, ma visto il perdurare della situazione critica, qualcosa si doveva inventare, ed ecco allora l’incontro "tecnico", e poi l’incontro con i sindaci del circondario, il vice-Prefetto e le "forze dell’ordine", e infine la soluzione, cioè applicare quanto previsto dalle d.d.G.R 7635/08 e 9958/09, implicitamente ammettendo che questi controlli, fino ad ora, non siano mai stati effettuati. Insomma, il nulla, confezionato con belle parole e bei sorrisi: per i saldi di fine stagione ci aspettavamo qualcosa di più. Per capire quanto siano inutili questi provvedimenti, si veda la cartina con le “deroghe” per i veicoli soggetti alle limitazioni.

In altre parole, non è vero che questi veicoli non possano circolare, devono solo seguire certi percorsi e fermarsi ai parcheggi. Queste non sono soluzioni, sono solo patetici provvedimenti in attesa della pioggia e del vento, occorre invece, sapendo che le soluzioni a breve non esistono, impegnarsi per affrontare le CAUSE del problema, occorre quindi ripensare la mobilità urbana e extra-urbana, migliorare l’efficienza energetica degli edifici, controllare le emissioni industriali, verificare gli impianti di riscaldamento e promuovere una diffusa e specifica educazione ambientale, senza tralasciare azioni a breve termine che affrontino almeno le emergenze gravi. Il maggior indiziato dell’inquinamento da PM10 nella regione Lombardia è il trasporto su strada, che contribuisce con il 47 +/- 9% in massa: non è una nostra considerazione, è una affermazione del Rapporto della Regione Lombardia e della Commissione Europea "Collaborative Research Project for Air Pollution in Lombardy Region", del luglio 2011, nel quale è possibile leggere anche: L’abbattimento delle emissioni dei trasporti attraverso il rinnovo del parco veicoli (Euro 5 per veicoli leggeri, Euro 6 per quelli pesanti) è essenziale, ma può non essere sufficiente per ridurre l’inquinamento da particolato sotto i limiti per il PM10 e PM 2,5. Con le tecnologie di trattamento degli scarichi disponibili oggi, una riduzione delle emissioni di particolato è accompagnata da un aumento delle emissioni di NOx, che a sua volta implica un aumento vertiginoso delle concentrazioni di particelle secondarie in atmosfera. Oltretutto, rinnovare il parco veicoli non influisce su due caratteristiche significative delle emissioni da trasporto su strada, vale a dire l’usura di freni/pneumatici e la risospensione della polvere stradale dovuta al traffico. Si prevede che sia necessaria una riduzione del parco veicoli (numero di veicoli e/o numero di chilometri percorsi).

Servono quindi azioni virtuose che guardino al futuro, proprio il contrario di questi sconsolanti accorgimenti messi in atto: ci sarebbe da fare spallucce e ridere di questa indolenza rivolta solo a tirar sera, se non fosse che c’è di mezzo la salvaguardia della salute umana, argomento che a quanto pare non è nelle priorità di questa Amministrazione.

 

Qui la piantina dei percorsi consentiti per raggiungere i parcheggi soggetti alle limitazioni della circolazione: http://ff07d04.filefactory.com/dlp/c13fba6/n/Parcheggi951357.jpg

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