Per evitare di interferire con i turni del materiale rotabile e del personale di macchina e viaggiante già stabiliti è stato realizzato un inserimento per il potenziamento dell’offerta treni in alcune fasce orarie di maggior traffico e per assicurare almeno un treno l’ora per tutta la giornata. La domanda potenziale aggiuntiva calcolata sul numero di auto che transitano ogni giorno sul ponte 12 mila veicoli al giorno con 1,1 passeggero risultano di 13.200 utenti.
Con l’offerta aggiuntiva il treno protrebbe intercettare almeno un migliaio di passeggeri/giorno. Per ridurre i costi e i tempi di viaggio della “navetta” sarebbe opportuno escludere il tragitto Parma-Piadena che porterebbe da 24 a 40 i km della tratta con un raddoppio dei costi e dei tempi di viaggio da (25 a 45) minuti. Inoltre richiederebbe una maggiore disponibilità di treni e personale, rendendo ancor più difficile la già “perturbata” circolazione treni ( con nuovi ritardi). Insomma le due regioni, Lombardia ed Emilia Romagna, non hanno alibi per non effettuare la navetta Casalmaggiore Parma. Trenord (Regione Lombardia,FS) e Tper (regione Emilia e FS) potrebbero scambiarsi i ruoli. Il primo ci metterebbe i treni e il secondo il personale. Per treni si intendono due automotrici diesel 668 accoppiate. Non si chiede molto visto che non più in uso in tutto il nord Europa Automotrici che sono recuperabili nel deposito locomotive di Iseo, di Trenord.
Il allegato la tabella oraria proposta da Legambiente Lombardia e Parma
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