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Cgil Continua la mobilitazione con Cisl e Uil per cambiare la legge di bilancio 2018

MOBILITAZIONE PER CAMBIARE LA LEGGE DI BILANCIO PER IL 2018. CAMUSSO: DOPO LE ASSEMBLEE CON I LAVORATORI DECIDEREMO SUL DA FARSI

| Scritto da Redazione
Cgil Continua la mobilitazione con Cisl e Uil per cambiare la legge di bilancio 2018

"Con la manovra il governo ha creato un vulnus rispetto all'intesa col sindacato sulle pensioni. La manovra non affronta i problemi della previdenza né quelli della sanità. Sarebbe un pessimo segnale dato al mondo del lavoro". Lo ha ribadito in una intervista al Corriere della Sera (disponibile anche sul sito della Cgil nazionale: http://www.cgil.it/camusso-non-si-puo-usare-via-nazionale-regolare-conti-nel-partito/ ) il segretario generale della Cgil Susanna Camusso,  sottolineando a "a oggi nessun cenno" di risposta è arrivato alla richiesta dei sindacati di un incontro urgente con il governo: ""Bisogna fare la campagna di assemblee con i lavoratori decisa con Cisl e Uil. Poi prenderemo le necessarie risoluzioni. Certo, non possiamo star fermi in attesa di un incontro che non arriva". Camusso ha poi aggiunto: "Abbiamo sempre detto che volevamo cambiare la Fornero, perché ci deve essere un equilibrio tra la messa in sicurezza dei conti e la giustizia sociale. Gentiloni ci ha detto, sbagliando, che applicherà la legge sull'adeguamento dell'età alla speranza di vita. Ma un edile o un minatore non hanno la stessa aspettativa di vita di un magistrato. Sull'Ape, poi, stendo un velo pietoso". Nella intervista al Corriere Susanna Camusso si è espressa anche sullo scontro su Bankitalia.

 MANOVRA 2018. CAMPAGNA DI ASSEMBLEE DI CGIL, CISL, UIL IN TUTTI I LUOGHI DI LAVORO

 Le segreterie di Cgil, Cisl e Uil hanno lanciato una campagna di assemblee in tutti i luoghi di lavoro per informare e confrontarsi sugli incontri in atto con il governo e in particolare sulle scelte di politica economica legate alla Legge di Bilancio. La campagna di assemblee prenderà il via questa settimana. I segretari confederali, responsabili dell’organizzazione dei tre sindacati, Nino Baseotto, Giovanna Ventura e Piepaolo Bombardieri hanno sollecitato con una lettera a tutte le strutture l’attivazione dei tre sindacati confederali a tutti i livelli per far crescere la mobilitazione intorno agli obiettivi della piattaforma unitaria e premere sul Parlamento da questa settimana fino alla prima metà del mese di novembre.

E intanto dell’Ape sociale e dei tanti trucchi messi in atto per limitare le uscite dal mondo del lavoro ha parlato ieri ai microfoni di RadioArticolo1, Morena Piccinini, presidente dell’Inca, il patronato della Cgil, durante la trasmissione “Tutto lavoro”: http://www.radioarticolo1.it/audio/2017/10/23/33695/inps-e-governo-contro-lape-sociale-con-morena-piccinini

 LA FIOM VOTA SUL PERCORSO DELLA MOBILITAZIONE PER CAMBIARE LA MANOVRA

 L’assemblea generale della Fiom, riunita da ieri all’hotel Eurostars Roma Aeterna al Pigneto, "ha approvato con 165 favorevoli e 14 astenuti un documento che lancia un percorso di mobilitazione, fino anche allo sciopero generale, per cambiare la manovra nel corso del dibattito parlamentare per l’approvazione della legge di bilancio". È quanto si legge in una nota dei metalmeccanici, al termine della prima giornata dell'assise. "Questa - spiegano le tute blu - è una condizione necessaria per costruire un’iniziativa che duri nel tempo, in grado di cambiare lo stato delle cose facendo anche i conti con la fase politica condizionata dalla conclusione di questa legislatura".

L’assemblea, inoltre, considera "preoccupante la crescente crisi delle istituzioni democratiche nazionali ed europee. Questa crisi della democrazia è anche frutto della crisi economica e sociale prodotta dalle politiche di austerità. È necessario cambiare la manovra di bilancio presentata dal governo Gentiloni in piena continuità con il governo Renzi. La conferma della riforma Fornero, il Jobs act e la 'buona scuola' consolidano e aumentano le disuguaglianze, rese ancora più insopportabili proprio negli anni della crisi".

In particolare, non vengono affrontati né i problemi della previdenza né della sanità, "con un conseguente ulteriore indebolimento di pilastri dello Stato sociale; non vengono messe in campo misure per allargare e difendere un lavoro con diritti, né compiute scelte per politiche industriali innovative". L’assemblea proseguirà questa mattina per lo scrutinio e la proclamazione della nuova segreteria.

Dell’assemblea della Fiom e del rischio che si riducano le risorse per i contratti del pubblico impiego parla oggi Antonio Sciotto sul manifesto: “Aumenti a statali e insegnanti: rischio beffa sugli 80 euro” (p.4).

 

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