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Clima impazzito, perchè? | M.Marotta

Da tale fissione si scaricano nell'ambiente una valanga di elementi radioattivi che contaminano tutto: aria, acqua, alimenti! Mio figlio, Dr. Paolo Alberto Marotta, nella sua Tesi di Laurea in Scienze Naturali ha documentato la presenza di Carbonio-14 e Cesio-137

| Scritto da Redazione
 Clima impazzito, perchè? | M.Marotta

Da 4 decenni ne indico la causa (v. I grandi perchè dell'era nucleare, Hoepli), anche con denunce all'Autorità Giudiziaria, ma a tale documentata verità scientifica si oppone la volontà egèmone di stolti capitalisti cultori e gestori della "civiltà" del Plutonio per l'armamento di bombe atomiche per il dominio del mondo, sempre più radiocontaminato e, se non reagisce, destinato a rapida estinzione. Il satanico tossico Plutonio non esiste in natura ma lo si crea nelle centrali nucleari a fissione, per trasmutazione dall'Uranio-238 per assorbimento di neutroni derivanti dalla fissione dell'Uranio-235. Da tale fissione si scaricano nell'ambiente una valanga di elementi radioattivi che contaminano tutto: aria, acqua, alimenti! Mio figlio, Dr. Paolo Alberto Marotta, nella sua Tesi di Laurea in Scienze Naturali ha documentato la presenza di Carbonio-14Cesio-137, radioattivi e tossici (!), nel mais. Ma di gran lunga più massiccio è lo scarico continuo di Trizio, Idrògeno radioattivo pesantissimo, che entrando nella composizione dell'acqua (TTO) radiocontamina tutto ciò di cui ci nutriamo, innescando, soprattutto nei giovani, gravi patologie tumorali e degenerative. Essendo emesso di continuo ed avendo un periodo di decadimento di 245 anni il Trizio si accumula inesorabilmente nell'ambiente! L'Ossigeno ha peso atomico 16, l'Idrogeno 1 e il Trizio 3 (tre volte più dell'Idrogeno), per cui, esprimendoci in tonnellate, l'acqua triziata pesa 4 tonnellate più dell'acqua naturale (HHO), liquida o neve, il che rende conto di tante cose: le frane ovunque, le valanghe in montagna, lo sfondamento dei tetti delle case, l'eradicazione degli alberi,...Nel nostro emisfero, zeppo di centrali nucleari, il Trizio scaricato in atmosfera, per noi più da vicino dalle centrali nucleari francesi, si addensa nel vortice circumpolare boreale delle correnti atmosferiche occidentali, conferendo alle precipitazioni caratteristiche di "bombe d'acqua" sempre più alluvionali, con disastrose conseguenze per la salute, il lavoro e la proprietà di tutti noi. La gente deve essere informata dell'esiziale pericolo e pretendere dai politici che ha mandato al governo l'azione risarcitoria in sede giudiziaria internazionale e l'avvìo urgente alla costituzione di una Comunità internazionale senza più frontiere e, pertanto, senza armi nucleari, da bandirsi con l'immediato blocco di tutte le centrali nucleari nel mondo.

Per saperne di più andate sul mio sito www.marcomarotta.it. Grato per una copia pubblicata.

Dott.Med. MARCO MAROTTA Membro della Apostolica Accademia Tiberina per le Scienze, Consulente dell'Ordine Medici di Monza e Brianza e dell'ISDE Associazione Internazionale Medici per l'Ambiente.

Besana Brianza, loc. Casaglia, 7.2.14.

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Egr. Dr. Marotta il suo scritto è un coacervo di errori grossolani e luoghi comuni. E' molto spiacevole e diseducativo che circolino messaggi simili. E' un peccato che suo figlio Dr. Paolo Alberto Marotta, nella sua Tesi di Laurea in Scienze Naturali abbia documentato la presenza di carbonio-14 e cesio-137, ................... infatti: cesio-137, cesio-134 e carbonio-14, stronzio-90, uranio, torio e molti altri nuclidi (la maggior parte "naturali dovuti ai raggi cosmici ed alla crosta terrestre" come il carbonio-14) vengono rivelati comunemente e facilmente dai nostri studenti del corso di laurea triennale senza che questo costituisca alcun merito, data la banalità delle misure.







A. Primo errore: Il t1/2 del trizio è di dodici.3 anni i non 425 anni come da lei dichiarato. Niente male come suo biglietto da visita.

B.  Secondo Errore: La quantità di trizio prodotta in reattore nucleare è insignificante e non modifica significamente la quantità di idrogeno presente nell'acqua In pratiche si tratta di ultratracce altro che tonnellate.

C. Terzo errore : ed ancor meno trizio viene immesso nell'aria.

D. data la bassa densità la coppia idrogeno/trizio raggiunge  rapidamente gli strati più alti della troposfera (80 km) e poi si disperde rapidamente nella stratosfera, nella ionosfera e successivamente si disperde prevalentemente nello spazio "intersolare" ed e più raramente integalattico.







D. Quarto errore: Nella bassa troposfera non ha alcun effetto come ho dimostato io medesimo con colleghi esperti del settore e con apparecchiature molto sofisticate.

E. Quinto errore: Le competenze necessarie per affrontare questi problemi  sono costituite da "radiochimici, chimici nucleari, esperti di energia nucleare, fisici.







I Medici è opportuno che si occupino di curare i pazienti, e non di inventarsi esperti di radioattività. Perfino il Nobel (...........................) si è completamente screditato quando ha iniziato ad occuparsi di energia solare ed eolica, materie delle quali è completamente digiuno (è noto che costui è stato ben pagato per i suoi servigi).

F. Sesto strafalcione ...dal suo testo..."L'ossigeno ha peso atomico 16, l'idrogeno 1 e il trizio 3 (tre volte più dell'Idrogeno, gli elementi chimici si scrivono con l'iniziale "minuscola" a meno chè si tratti di abbreviazioni), per cui, esprimendoci in tonnellate, l'acqua triziata pesa 4 tonnellate più dell'acqua naturale (HHO), liquida o neve, il che rende conto di tante cose: le frane ovunque, le valanghe in  montagna, lo sfondamento dei tetti delle case, l'eradicazione degli alberi",...



Risposta : la quantità di trizio presente nell'acqua (o aria) è insignificante;nei casi più gravi (solo due Chernobyl e Fukushima) il contenuto di trizio ( e anche carbonio-14) raggiungeva le ultra tracce inferiori alle ppt, parti per trilione) altro che tonnellate. Le tonnellate di trizio vagano nel cervello sconclusionato dei mitomani. Tra l'altro nell'acqua ed ossigeno naturali esistono isotopi pesanti come deuterio, ossigeno-18, carbonio-12 in quantità enormemente maggiori dei radionuclidi da lei citati (cioè trizio, ed anche carbonio-14.

G. Settimo errore: nelle normali centrali nucleare a fissione (purtroppo solo 400 in tutto i mondo) viene creato del Pu-238. Purtroppo tale plutonio-238 non è idoneo a realizzare ordigni nucleari. E' necessario viceversa Pu-239 per realizzare tali ordigni.

In pratica una centrale a fissione non può esplodere come hanno dimostrato peraltro in incidenti di Chernobyl e Fukushima....E' sì Dr. Marotta in entrambi i casi si è avuta la "fusione parziale del nocciolo del reattore" senza alcuna esplosione nucleare. Le vittime radiologiche di Chernobyl sono state a tuttoggi "meno di cento" e da Fukushima nessuna vittima accertata (a differenza di quanto avvenne in Italia col disastro idroelettrico del Gleno del 1923 (600 morti), Vajont 1963 (2000 morti) e Val di  Stava del 1985 (300 morti). Migliaia di vittime di preziose "fonti rinnovabili".

"a felè fa 'l to mestè"

distinti saluti ....................... 9.2.14

 

A riscontro della sua insolente email del 9.2.14 rilevo d'acchìto due strafalcioni -inammissibili in un docente- relativi al periodo di decadimento del Trizio, che non è, come dice lei, di 425 anni, ma è di 245 anni, e soprattutto non è affatto di 12,25 anni che è il periodo di dimezzamento! Niente male come suo biglietto da visita. Solo lo 0,1% del Trizio naturale, generato in stratosfera dai raggi cosmici, scende in troposfera. Ma il Trizio artificiale, prodotto in troposfera dalle centrali nucleari in normale esercizio, è in quantità di 1000-9000 Curie all'anno (scarichi liquidi) e di 100-200 Ci/a (scarichi aeriformi) per ogni centrale PWR da 1000 MW (Belloni, Enea RT-PROT(79)5)! Ce ne sono 400 nel mondo, "purtroppo solo 400!sic dalla sua su citata missiva, faccia lei con la macchinetta una facile moltiplicazione... Con quali attendibili sue misure ha potuto definire "insignificanti" i continui massivi scarichi, accertati dall'Enea, di un radionuclìde così nocivo all'ambiente e alla salute pubblica? Si tratta di un radionuclìde, il Trizio, che una volta prodotto e idratato in troposfera è ineliminabile e con la dieta entra ubiquitario nel corpo umano, ed è scaricato in migliaia di Curie, una misura enorme, comportando 1 Ci lo sparo di 37 miliardi di proiettili nocivi (elettroni nucleari) al secondo, con energia media di 5,7 keV ed induzione di 150 devastanti ionizzazioni per traccia! L'acqua triziata -pesantissima, radioattiva e tossica!- non abbandona la troposfera, ma vi si ricicla continuamente e si somma, con disastrose conseguenze d'ordine ambientale (piogge acide nitriche persistenti, da me scoperte e denunciate fin dal 1977, alluvioni, smottamenti, frane, valanghe) e sanitario (letali tumori, degenerazioni, patologie autoimmuni, tare genetiche)! Sappia che l'acido nitrico deriva dalla reazione fra radicali idroperossìle e ossido d'azoto (Cohen, 1969, Donato, not. Enea 2/1985)... Conseguenze disastrose da cause palesi e documentate, ma che lei ignora. La piena preventiva consapevolezza della installazione in Italia di centrali nucleari colabrodo ab origine intrinsecamente nocive alla collettività e alla discendenza differenzia penalmente dalla eventualità di disastri a centrali idroelettriche conseguenti a successivi eventi straordinari estrinseci. Circa l'aumento degli altri tossici radionuclìdi (Cs-137, Sr-90, Pu-239, ecc...), accertati dai suoi studenti, ne ha sporto pronta denuncia a tutela della salute pubblica?! E, nel coacervo di errori nella sua missiva (punto G) circa il capzioso e fuorviante accenno al Plutonio-238, è proprio nelle centrali nucleari che in appòsito mantello di Uranio-238 (materiale "fertile") avviene, per cattura neutronica, la sua trsformazione non in Pu-238 ma in Plutonio-239, tossicissimo materiale "fìssile", lupus in fabula per l'armamento delle bombe atomiche a plagio dei popoli!... Qui terminano le competenze della Fisica, che impegna il medico al 1° anno di università, e qui rivolgo il mio pensiero grato al mio mèntore Prof. Ugo Facchini, di onorata memoria, titolare della Cattedra di Fisica dell'Università di Milano, oppositore incorruttibile contro il Satana nucleare che era riuscito a far installare nella sconfitta Italia proletaria 4 mefitiche centrali nucleari anglo-americane di tipo sperimentale prototipale (Latina 1963, Sessa Aurunca 1964, Trino Vercellese 1965, Caorso 1970), per la produzione di Plutonio per le bombe atomiche dei Liberatori, e di cui a noi rimangono le secolari scorie radioattive dopo la chiusura delle 4 centrali pretesa a furor di popolo in due consultazioni referendarie!...

Ora, se andiamo alle materie studiate dal medico nei successivi altri 5 anni di Università (Chimica Biologica, Genetica, Embriologia, Farmacologia, Radiologia, Patologie Generale e Speciale, Oncologia, Scienza dell'alimentazione, Patologia delle ultrastrutture, Medicina nucleare, Ematologia, Anatomia Patologica, Malattie metaboliche, Igiene, Cliniche, ecc....), apprendiamo che il Trizio, che ci perviene soprattutto dalle centrali nucleari francesi e introdotto con gli alimenti, entra nel ciclo glicolitico, nel ciclo di Krebs, nell'RNA e nel DNA, con devastante effetto mutàgeno ed oncògeno a carico del nucleo cellulare e delle membrane cellulari (effetto Petkau). Qui non le dico altro. Per ulteriori nozioni, palesemente necessarie "a felè" (pasticcione) viste le sue preoccupanti lacune, la rimando alla lettura del mio I grandi perchè dell'era nucleare, che trova da Hoepli e nelle librerie universitarie. "Non scholae sed vitae dìscimus ", per cui, attenendomi al suo epìteto "a felè fa 'l to mestè ", cioè proprio affermando la priorità ineludibile del medico col suo ben più ampio scibile alla tutela della salute (Art.32 Cost.) termino con una frase di Einstein, per lei forse più stimabile del Nobel Rubbia: "Allontanare la minaccia dell'avvelenamento radioattivo dell'atmosfera e la conseguente distruzione di qualsiasi forma di vita sulla Terra è il problema più urgente del nostro tempo"!

Dott. Marco Marotta

 

2014-02-17

 

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