Mercoledì, 08 maggio 2024 - ore 01.11

Coldiretti Lombardia consiglia carne anti-crisi per le famiglie

Tagli meno utilizzati ma altrettanto di qualità possono generare un considerevole risparmio

| Scritto da Redazione
Coldiretti Lombardia consiglia carne anti-crisi per le famiglie

Quasi 500 milioni di euro. E' quanto potrebbero risparmiare le famiglie lombarde facendo la spesa di carne con i tagli meno conosciuti o utilizzati. Lo stima un'analisi di Coldiretti Lombardia e Consorzi carni bovine di qualità illustrata oggi a Mantova per la presentazione del nuovo patto di filiera che punta a coinvolgere i piccoli commercianti alimentari rivitalizzando le stalle ma anche i "negozi di quartiere" come presidi del territorio e luogo di incontro sociale e di promozione dei prodotti italiani.

"Crediamo che di fronte alla grave crisi economica che sta coinvolgendo sia le stalle che i consumatori sia necessario trovare soluzioni nuove - spiega Primo Cortelazzi, referente dei Consorzi carni bovine della Coldiretti Lombardia e vice-presidente Coldiretti Mantova - per questo pensiamo sia necessaria una rete che, partendo dagli allevamenti e arrivando al bancone dei negozi, promuova la diffusione di tutti i tagli di carne, non solo di bistecche e filetti". Secondo l'analisi di Coldiretti Lombardia/Consorzi carni bovine, a fronte di un consumo annuo di 20 chili di carne bovina a testa, ogni famiglia lombarda potrebbe risparmiare fino a 300 euro usando un 50% di i tagli da bollito, di trita di qualità, di polpa scelta e di ossi buchi rispetto ai più diffusi magatello, scamone o bistecche".

"Molto spesso - spiega Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia - c'è una specie di resistenza a utilizzare questi tagli di carne quasi che fossero di seconda scelta. Invece se l'allevamento è di qualità, tutto il prodotto è di qualità, in ogni sua parte. In questo modo le famiglie risparmiamo, le stalle respirano e i commercianti lavorano di più perché si garantisce una più ampia diversificazione dei prezzi. Se non si agisce in un'ottica di sistema, rischiamo che la crisi diventi irreversibile".

Dal 2008 a oggi - spiegano Coldiretti Lombardia/Consorzi carni bovine - il numero delle stalle da carne in Lombardia è precipitato da 9.776 a 7.842 con una perdita di quasi il 20%, mentre i capi allevati sono passati da 341 mila a poco più di 300 mila, con un taglio dell'11,5%, che significa per le stalle un taglio di 39 mila capi. "Se andiamo avanti di questo passo - conclude Cortelazzi - finirà che l'unica carne che potremo mangiare sarà quella che arriva dall'estero e non ci pare una prospettiva positiva per un settore che per la Lombardia vale oltre 800 milioni di euro e garantisce almeno 10 mila posti di lavoro diretti, senza considerare l'indotto".

Fonte: Coldiretti

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