Giovedì, 02 maggio 2024 - ore 12.20

Corrado Amico Roxas in ‘En plein air’, esposizione delle opere ad acquerello

Nell’immagine, “Etna in eruzione con arance”

| Scritto da Redazione
Corrado Amico Roxas in ‘En plein air’, esposizione delle opere ad acquerello

Corrado Amico Roxas espone dal 12 al 18 marzo nella sua città natale, San Cataldo (CL), il meglio della sua produzione di acquerelli. Concretizza così la sua “sancataldesità”, fatta di memoria, ricordi e nostalgia, valori che si leggono nelle ricorrenti opere dedicate alla sua città natale.

«En plein air perché Corrado trasporta ciò che vede sulla carta utilizzando la tecnica dell’acquerello. La scelta di tale tecnica, erroneamente intesa come tecnica del facile, impone una selezione dei soggetti non fissati in un dato momento, bensì colti nella evoluzione della loro vita», scrive Rosario Amico Roxas.

«L’utilizzo dell’acquerello sfida la fragilità del mezzo pittorico, perché non può far leva sulla robusta pennellata dell’olio su tela. Il fascino della singola opera deriva proprio da questa fragilità pittorica, dove la materia e la luce si uniscono per restituire sensazioni cromatiche che appartengono al sogno, come qualcosa di reale, ma intangibile. I più grandi artisti hanno affrontato l’acquerello, specialmente quando sentivano di volere recuperare la freschezze e la leggerezza della natura colta nel vivo della sua cristallina specificità; Corrado coglie i suoi paesaggi nel momento del loro incontro, quando sente una certa visione come propria e vuole fermarla nella carta e dare loro i “suoi” colori. Questa tecnica nasconde il segreto che l’artista ha coltivato fin da giovanissimo: l’equilibrio tra sogno e dettaglio descrittivo, situazioni inconciliabili nell’esperienza umana, possibili solo attraverso la mediazione dell’arte», si legge ancora nella nota di presentazione. «Così ogni quadro, perché di quadri si tratta, si pone come momento di equilibrio tra ciò che l’opera mostra e tutto ciò che l’artista ha immaginato; le due condizioni finiscono con il fondersi l’uno con l’altro, grazie all’uso del colore-luce, creando immagini incantate. Con la tecnica sanguigna il discorso diventa diverso, più incisivo, alla ricerca di uno sguardo. Mentre l’acquerello di Corrado sintetizza il sogno con la realtà, il colore sanguigno rivela una ricerca più interiore. La tecnica sanguigna è quella maggiormente vocata alla ritrattistica, permettendo di realizzare una indagine introspettiva: dal panorama sogno/realtà dell’acquerello si transita nella valutazione introspettiva e psicologica del soggetto ritratto, che emerge, non da una foto bensì dalla interpretazione grafica e pittorica del soggetto, che offre all’artista l’occasione per “dire” non ciò che si vede, ma ciò che la sua sensibilità “sente”. Il robusto curriculum di Corrado Amico Roxas chiarisce la completezza dell’artista che tratta il colore secondo le sue personali esigenze suggerite e stimolate in ogni singola opera, mai ripetitiva ma sempre originali e aderenti al mondo artistico del pittore che in ogni quadro realizza, innanzitutto, se stesso».

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