Una tale combinazione di giochi sporchi, doppi e tripli incarichi, soldi dei cittadini utilizzati
per collocare gli amici, è uno scandalo che offende l’intera città di Crema.
La vergognosa questione delle società partecipate denuncia da sé quanto non può
essere tollerato in una città che ha più che mai bisogno di trasparenza e di un nuovo approccio
alla gestione della cosa pubblica. Beretta, Barbati, Tomaselli e tutti quanti sono coinvolti in
questa bassissima vicenda sono degli individui che dimostrano di non parlare con la propria
coscienza da molto tempo.
Questi personaggi sono un’altra spia dell’inadeguatezza di tutta questa giunta e di
Bruttomesso che non può più nascondere la propria insufficienza come guida della nostra
città. Ugualmente quanti ora, nella maggioranza, cercano di smarcarsi da questa lordura che
li sta per investire indicano solamente la loro bassa statura morale ed il loro attaccamento alla
poltrona. Non c’è da stupirsi di tutto questo considerando che per risolvere (o meglio zittire) i
problemi sociali, come per esempio quelli di chi non ha un tetto per i propri figli, ricorre alla forza
e all’esibizione dei muscoli. Al contrario, solamente politiche di attenzione meticolosa per le
dinamiche che attraversano la città possono evitare che le difficoltà diventino delle emergenze.
Solo la novità di una politica trasparente e al servizio del cittadino potrà cambiare le
cose. La partecipazione, ribadiamo fortemente come punto cardine del nostro percorso, renderà
Crema un buon-luogo. Noi siamo la novità e la nuova prospettiva.
Fatevi avanti, non bussate: è già aperto.
Comitato Elettore per
Emanuele Coti Zelati Sindaco
Crema, 16 luglio 2011
