Crema Cani in ufficio. Jacopo Bassi ( PD) risponde al M5S cremasco

Alcune minoranze polemizzano sulla sperimentazione relativa alla possibilità, per i dipendenti del Comune di Crema, di portare il proprio cane sul luogo di lavoro.

Si chiedono perché non si possano portare gatti o conigli, evidentemente ignorando i differenti tipi di attenzioni richieste da diversi animali; si chiedono se il cane verrà legato alla scrivania, se sarà libero di correre tra gli uffici, la buttano sul buonismo esasperato.

Tutto abbastanza, patetico, se mi è concesso. Si tratta, è bene ripeterlo, di una sperimentazione, nella quale il dirigente, i dipendenti interessati e i loro colleghi valuteranno le condizioni specifiche di ogni situazione lavorativa. È previsto il fatto che si possano anche fare passi indietro (se però qualcuno ha la sfera di cristallo, non la tenga tutta per sé).

Quello che però trovo veramente mortificante è la quantità di tempo e parole che le suddette minoranze spendono per un’iniziativa di questo genere, mentre, solo per fare un esempio, sono state in religioso silenzio quando il Comune di Crema ha aderito alla rete dei Comuni Sostenibili per la realizzazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite sul nostro territorio. Sarebbe stato utile ricevere pareri, anche critiche costruttive. Invece, il nulla cosmico.

Sullo sviluppo sostenibile, muti come pesci. Sulla sperimentazione dei cani in ufficio, abbaiano sulla stampa.

Questa polemica da quattro soldi è utile solo per poter rimarcare il diverso approccio di serietà e concretezza che differenzia l’attuale maggioranza da talune opposizioni.