Martedì, 30 aprile 2024 - ore 15.50

Cremona .Arcimboldo a Milano, Galimberti non ha invertito la rotta

La scelta di Galimberti è poi la concretizzazione del secondo sì, quello detto ai cittadini di Cremona.

| Scritto da Redazione
Cremona .Arcimboldo a Milano, Galimberti non ha invertito la rotta Cremona .Arcimboldo a Milano, Galimberti non ha invertito la rotta

La scelta di Galimberti di un prestito temporaneo dell’Arcimboldo non è affatto un’inversione di rotta. È al contrario la concretizzazione del duplice sì detto a Regione e cittadini poco meno di due settimane fa. Il sì detto alla Regione ha portato ad un incontro in cui si sono lasciate a casa (e sui giornali) le inutili polemiche; ha portato ad una proposta condivisa da Comune e Regione per valorizzare l’Arcimboldo sia a Milano sia a Cremona; ha portato ad un dialogo che è stato riconosciuto dalla stessa Cappellini come “esempio di cosa significhi il vero dialogo politico basato sull’ascolto e sulla condivisione”.

La scelta di Galimberti è poi  la concretizzazione del secondo sì, quello detto ai cittadini di Cremona. Con questo sì l’amministrazione Galimberti si assumeva la responsabilità di valorizzare l’Arcimboldo nella cornice del suo territorio di provenienza: questo, grazie al nuovo accordo, avverrà in una triplice modalità. Innanzitutto con il già citato programma culturale per il 2015 che verrà condiviso con i cittadini a settembre e con il quale, durante tutto l’arco del prossimo anno si intende creare rete fra tutte le proposte culturali e turistiche che valorizzeranno le diverse eccellenze cremonesi (musei, liuteria, palazzi, centro storico, chiese, gastronomia, fiume Po, musica…). Cremona verrà valorizzata una seconda volta, con l’esposizione temporanea dell’Arcimboldo, da maggio ad agosto, all’interno dei padiglioni di Expo: l’opera proveniente dalla nostra città riceverà visibilità in quanto biglietto da visita dell’intera manifestazione, ed i benefici in termini attrattivi si ripercuoteranno su Cremona non solo durante la presenza dell’Arcimboldo a Milano, ma anche grazie a due eventi che verranno organizzati in occasione del trasferimento dell’Arcimboldo nel capoluogo, ad inizio Expo, e della sua restituzione a Cremona, a metà manifestazione.

Infine il territorio cremonese trarrà per la terza volta beneficio dal nuovo accordo tra Comune e Regione dal momento che l’opera d’arte tornerà a Cremona a settembre 2015, ovvero proprio in concomitanza con grandi eventi come la Triennale Internazionale degli strumenti ad arco, Mondomusica, la Festa del Torrone (che nel 2015 verrà anticipata ad ottobre): stiamo parlando di eventi che garantiranno a Cremona un flusso ingente di turisti ai quali verrà offerta una proposta culturale integrata, capace di calamitarli anche (ma non solo!)  verso la pinacoteca e i suoi dipinti d’eccellenza.

Il freno posto da Galimberti alla richiesta di un trasferimento incondizionato dell’Arcimboldo era, lo ribadiamo, motivato e giustificato dall’assenza di una prospettiva di condivisione con la città di provenienza, un’assenza a cui entrambe le parti in gioco hanno posto rimedio con l’apertura dimostrata nell’incontro di ieri. Nei termini del nuovo accordo e del dibattito sull’Arcimboldo che s’è sviluppato in queste settimane, Cremona si è posta in luce a livello nazionale come attore intraprendente e propositivo oltre che capace di condivisione delle proprie risorse in nome della buona riuscita di iniziative di portata internazionale. Chi si prodiga in inutili polemiche e critiche circa l’accordo raggiunto tra il sindaco Galimberti e la Regione  evidentemente non sa cosa voglia dire, nell’ambito di una partita importante, instaurare un dialogo politico proficuo, che sappia preservarsi sia da servilismi imbarazzanti sia da  sterili intransigenze, e nel contempo sia capace di raggiungere quella mediazione che porti ad una soluzione ottimale per entrambe le parti in gioco.

Il Gruppo consiliare d Fare nuova la città Cremona 

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