Sono passati quasi 9 anni (novembre 2005) dalla prima decisione dell'ATO di aprire ad un socio privato il capitale delle aziende di gestione del servizio idrico della provincia di Cremona. Ieri la Conferenza dei Comuni finalmente ha approvato il cambiamento del piano d'ambito scegliendo la gestione in house e l'affidamento diretto per venti anni del servizio idrico integrato alla società Padania acque gestioni spa a totale capitale pubblico detenuto dai comuni, società nata dall'unione dei rami idrici delle società già attive sul territorio. In questi 9 anni è successo davvero di tutto: le leggi nazionali e regionali di regolamentazione del settore sono state modificate in senso sempre più liberista imponendo ed attuando molto spesso la messa sul mercato e la vendita dei servizi essenziali. Le povertà sono cresciute a causa della crisi economica accentuata ed aggravata anche dall'aumento dei costi di accesso per i cittadini ai servizi essenziali privatizzati. La società civile ha saputo però difendersi attivandosi, studiando e organizzandosi, costruendo nei territori vertenzialità diffuse fino a strappare la grandissima vittoria referendaria del 2011 e continuando ancora la lotta per vedere finalmente applicato l'esito referendario. Questo è successo e succede ancora in tutta Italia e così anche a Cremona. Da un piccolo gruppetto di attivisti e una manciata di amministratori pubblici, nel disinteresse se non nell'opposizione diretta delle maggiori forze politiche, si è costruito un movimento solido ed articolato che ha saputo fare pressione sul mondo politico orientandone faticosamente e lentamente le decisioni. Un grazie particolare a quegli amministratori che si sono messi in gioco in tutti questi anni e sono stati capaci di sostenere le istanze dei cittadini nelle assemblee dei sindaci, nel consiglio provinciale, nei consigli comunali, nelle giunte e in sede legale, battendosi contro il pensiero unico dei privatizzatori e insinuandosi efficacemente nelle contraddizioni di maggioranze sempre più in difficoltà. Un grazie particolare al Comitato acqua pubblica che ha saputo condurre una lotta fatta di inclusione e condivisione, di presa di coscienza collettiva e che ha difeso l'acqua di tutti dimostrando che la democrazia è innanzitutto partecipazione attiva per la costruzione del bene comune. Un grazie anche al mio piccolo e combattivo partito il PRC che generosamente e con discrezione si è speso in questi anni nel Comitato con la consapevolezza che la battaglia per l'acqua pubblica e i servizi essenziali fosse una battaglia di tutta la società e che per questo dovesse essere portata avanti collettivamente fino alla vittoria.
Un primo importante risultato a Cremona è stato ottenuto: ora non fermiamoci qui. La strada della ripubblicizzazione è aperta e va percorsa fino in fondo!
Francesca Berardi
circolo PRC Cremona
