Martedì, 30 aprile 2024 - ore 16.27

Cremona. Successo per la presentazione del romanzo di Marco Fornasari

Densamente popolata, la Sala dei Quadri del Palazzo Comunale ha ospitato l’intervista di Silvio Masullo al giovane scrittore cremonese

| Scritto da Redazione
Cremona. Successo per la presentazione del romanzo di Marco Fornasari

Nel pomeriggio di lunedì 8 settembre, in una Sala dei Quadri densamente popolata, si è tenuta la conferenza di presentazione del romanzo Cefalonia. L’esercito fantasma, del giovane scrittore cremonese Marco Fornasari, nato ad Annicco nel 1987. Dopo il saluto di Tiziano Zanisi, dell’Associazione Nazionale Divisione Acqui, è intervenuto il Sindaco Gianluca Galimberti, che, rifacendosi alle pagine conclusive del romanzo, ha affermato che la «storia minuta» delle persone è ciò che rende tale la Storia che si studia sui libri. A intervistare l’autore è stato il dott. Silvio Masullo, che ha confessato di essersi commosso davanti a un libro definito «tenero» e «di sentimenti». Tra i motivi di fondo che l’hanno spinto alla stesura del libro, Marco Fornasari ha citato il fatto di avere un parente tra i reduci di Cefalonia, ma anche la scarsità di materiale sulla vicenda. Il protagonista del romanzo (che, tratto di originalità, è fedele alla suddivisione teatrale tipica della tragedia greca), non viene nominato, proprio perché la sua storia personale può sovrapporsi a quella di tanti giovani del tempo. Il romanzo - l’autore ribadisce questo concetto - si mantiene in territorio narrativo, pur conservando una tensione documentarista. Cefalonia. L’esercito fantasma è in effetti opera di fantasia, ma le lettere in esso contenuto sono documenti d’archivio; alla prof.ssa Miglioli è stato chiesto di leggere una di queste lettere.

173 o 174 sono i cremonesi caduti di Cefalonia: a loro è dedicata una lapide nella chiesa di San Michele. Fornasari ha poi ricordato la figura del cavalier Bruno Villa, fondatore nel 1946 della sezione cremonese dell’Associazione Nazionale Divisione Acqui, di cui la prof.ssa Miglioli ha letto le pagine del 24 e 31 dicembre 1944 tratte dall’agenda che il cavaliere riuscì a tenere nascosta in campo di concentramento, fino alla Liberazione. Nell’intervento successivo, Rodolfo Bona di ANPI Cremona ha risposto con un netto «Sì» alla domanda se i fatti di Cefalonia possano essere considerati uno dei momenti fondanti della successiva Resistenza italiana (convinzione poi ribadita da Giuseppe Azzoni, intervenuto dal pubblico). Vi è stato anche spazio per una testimonianza del prof. Angelo Rescaglio, che si è detto felice che, dagli anni Novanta in poi, una generazione di giovani si sia interessata, dal punto di vista della ricerca storica e non solo, alla vicenda di Cefalonia, uno di quei «silenzi della storia» su cui è doveroso interrogarsi.

In chiusura di conferenza, si è ricordato un altro appuntamento letterario di questo 8 settembre, cioè la presentazione del volume Resistenza nonviolenta 1943-45, di Ercole Ongaro, prevista per stasera, alle 21:00, in Sala Zanoni.

Carmine Caletti

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