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Cuffaro chiede il trasferimento ai servizi sociali.| RAR

| Scritto da Redazione
Cuffaro chiede il trasferimento ai servizi sociali.| RAR

Cuffaro chiede il trasferimento ai servizi sociali.| RAR
All’insegna della dignità. All’indomani della sentenza di condanna per Berlusconi e la successiva ipotesi di assegnazione ai servizi sociali, scrissi una nota, inviata ai 2,500 indirizzi della mia rubrica,  nella quale auspicavo la  medesima assegnazione  per Totò Cuffaro, in carcere a Rebibbia dal 22 gennaio 2011.

Immediatamente dopo la condanna Cuffaro si dimise dal Senato senza attendere votazioni, senza alzare barriere di ostruzionismo, chiamate “diritto alla difesa”, come se tre gradi di giudizio, fondamentalmente tra loro coerenti, non fossero sufficienti per accertare i reati.

Cuffaro ha fornito un esempio di dignità sia nell’accettare la condanna che nello espiarla in carcere; solo per questo merita la concessione ai lavori socialmente utili, che ha già identificato nella missione «Speranza e carità» del missionario laico Biagio Conte, a Palermo.

Emerge la grande differenza tra i due politici condannati: da una parte Cuffaro e dall’altra Berlusconi, sia nell’entità dei reati che nel comportamento successivo alla condanna.

“Le sentenze vanno rispettate”, furono queste le parole di commento prima di presentarsi al portone di Rebibbia.

La richiesta avanzata dai suoi legali sarà discussa il 17 dicembre del corrente anno.

Ben lungi dal sostenere la causa persa di Cuffaro, dobbiamo registrare la dignità dell’uomo e il rispetto manifestato verso le istituzioni, in aggiunta alla dichiarazione secondo cui non riprenderà alcuna attività politica, preferendo, al momento del fine-pena, dedicarsi all’agricoltura.

Stiamo vivendo un periodo di grandi incertezze, esasperate dalla pretesa di un solo politico, condannato dopo i canonici tre gradi di giudizio, durante i quali ha preteso di scegliersi i magistrati, indicare la sede del processo e, infine, dettare i tempi delle udienze, tutto per prolungare i tempi e cercare di agguantare l’ennesima prescrizione, di coinvolgere le sorti della nazione assimilandole alle sorti che gli hanno riservato i suoi reiterati reati.

C’è da augurarsi che la magistratura prenda atto del comportamento di Totò Cuffaro e la buona condotta  in carcere, e concedano l’affidamento ai servizi sociali, anche per dare un esempio di rispetto verso le Istituzioni.

(Rosario Amico Roxas)

2013-10-09

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