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Demografia delle imprese quarto trimestre 2013

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Demografia delle imprese quarto trimestre 2013

Demografia delle imprese quarto trimestre 2013

Lodi, 29 Gennaio 2014. I dati Movimprese di fine anno confermano nuovamente il trend in calo della compagine  imprenditoriale lodigiana. Le 15.376 aziende attive hanno perso in un anno 341 unità (-2,17%). La differenza rispetto al trimestre precedente è invece di 128 posizioni in meno (-0,83%). Dal punto di vista settoriale il primato negativo va alle Costruzioni, che contano ben 166 posizioni in meno (-4,69%). Seguono il settore Agricolo (-49 unità, pari a -3,40%), le Attività professionali,
scientifiche e tecniche (-45 unità, pari a -8,82%) e le Attività manifatturiere (-43 posizioni, pari a -2,61%). Si riscontrano invece variazioni positive nelle Attività dei servizi di alloggio e ristorazioni (+14 unità, pari a +1,45%), nei Servizi di informazione e comunicazione (+12 unità, pari a +4,30%) e nel Noleggio, agenzie viaggio, servizi di supporto alle imprese (+10, pari a +2,07%).

L'analisi annuale dei flussi di Iscrizioni e Cessazioni mette in luce un saldo totale negativo di 255 posizioni, che dà luogo a un tasso di crescita del valore di -1,45%; tuttavia se si considera l'indicatore al netto delle "cessazioni d'ufficio", il dato si ridimensiona: le cessazioni 2013 risultano essere 1.182 (le totali 1.402), ridimensionando il saldo negativo a -35 in termini assoluti, che fanno scaturire un tasso di crescita di -0,20%.

Dal punto di vista delle forme giuridiche, si rileva nel confronto annuo una perdita consistente per le Imprese Individuali (-248, pari a -2,62%) e di Società di persone (-111, pari a -3,44%). Si riscontrano 25 Persone fisiche (nuova forma giuridica assente nel 2012) e un incremento per le Società di capitale (+14, pari a +0,53%).

Riguardo ai dati delle altre province lombarde, nel confronto tendenziale, si osserva un calo generalizzato delle imprese attive per tutti i territori, ad esclusione di Milano. Invece nel confronto di breve periodo si rilevano variazioni positive per Monza Brianza e ancora Milano. La variazione media lombarda rimane di segno negativo sia nel confronto di breve (-0,29%) che di lungo periodo (-0,92%). I tassi di crescita (i saldi) riportano segno meno in tutte le province se si considerano le cessazioni totali, ma diventano positivi a Milano e a Monza Brianza, rimangono invece stabili a Bergamo e a Brescia. Il tasso lombardo è pari a -0,23% se si considerano le cessazioni d'ufficio e a +0,72 al netto di questa tipologia di cessazioni.

Il 37% delle imprese locali, rappresentato da 5.744 aziende attive, è iscritto all'Albo Artigiani. Questo sottoinsieme ha subito un'erosione di 168 unità dal 2012 (-2,84%) e di 18 unità dal 3° trimestre 2013 (-0,31% in valore percentuale).

Sul dato ha inciso in misura preponderante la riduzione nelle Costruzioni, che rappresenta il 48% dell'artigianato locale. Tale settore ha perso 139 posizioni dallo scorso anno (-4,77%), seguito dalle Attività manifatturiere (-25 unità, pari a -2,29%). Il tasso di crescita annuale è negativo e pari a -2,94%, mentre quello calcolato tenendo conto delle cessazioni non d'ufficio è lievemente inferiore (-2,92%).

Il confronto con le altre province lombarde evidenzia variazioni temporali negative delle imprese attive, accompagnate da tassi di crescita altrettanto sfavorevoli per tutti i territori. 
"Il tessuto produttivo locale è ancora in sofferenza e gli effetti depressivi della crisi e dell'oppressione fiscale continuano a mettere in ginocchio in particolare le realtà produttive più piccole, è necessario intervenire soprattutto sul costo del lavoro per avviare il rilancio economico", commenta Alessandro Zucchetti, Presidente della Camera di Commercio di Lodi.

2014-01-30

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