Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 15.28

Dopo licenziamento di Leoni urge nuovo modello editoria cremonese| A.Manfredini

| Scritto da Redazione
Dopo licenziamento di Leoni urge nuovo modello editoria cremonese| A.Manfredini

Alessia Manfredini (Pd) in seguito al licenziamento di Leoni: urge un nuovo modello per l’editoria cremonese
Alessia Manfredini del Partito Democratico interviene nel dibattito sorto in seguito al licenziamento del giornalista Antonio Leoni, ex direttore del settimanale cremonese Mondo Padano ormai da un paio di giorni.
Una vicenda, stando a quanto di apprende, originatasi da un articolo a firma del giornalista Fabrizio Loffi ed inerente le indagini della Guardia di Finanza all’interno del Comune di Cremona sul Festival di Mezza Estate, e la richiesta delle Fiamme Gialle al Comune (ancora inevasa da parte degli uffici di Piazza Federico II) delle certificazioni delle spese inevase effettuate da PubliA Eventi, l’agenzia organizzatrice. Indiscrezioni, per ora solamente tali, riferiscono di un colloquio che sarebbe intercorso tra il presidente di PubliA Antonio Piva e l’editore di Mondo Padano, l’industriale Giovanni Arvedi. In seguito, Arvedi avrebbe telefonato a Leoni chiedendogli di licenziare Fabrizio Loffi ma l’ex direttore si sarebbe rifiutato proponendo il proprio licenziamento al posto di quello del giornalista. Alla volta di venerdì mattina al posto di Antonio Leoni c’era già in redazione Francesco Tartara (ex direttore di Studio1 e, prima, ex numero due di Emilio Fede al Tg4). Pur trattandosi di un’azienda privata, si attendono le reazioni del mondo politico ed istituzionale cremonese. Qui di seguito pubblichiamo l’intervento di Alessia Manfredini, unica voce, per ora, della politica cremonese intervenuta a commentare il fatto, lanciando al contempo anche la necessità urgente di un nuovo modello per il mondo dell’informazione cremonese.
Anch’io sono dispiaciuta per la vicenda che riguarda il direttore Antonio Leoni, credo che questo episodio, pur vissuto in un’azienda privata, ci permetta di riflettere e fare alcune domande. Ovvero che grado di influenza siamo disposti a tollerare tra chi fa politica attiva, (chi viene eletto in modo democratico e si mette in gioco) e altri interessi presenti nel tessuto urbano e la stampa cremonese. Quale autonomia?
Credo che negli ultimi anni, da più parti, le invasioni di campo, le ingerenze siano diventate insopportabili oltre ad essere arroganti e frutto di pochi interessi. Sono convinta che si debba andare verso un nuovo modello, dove ci siano ruoli CHIARI, funzioni politiche democratiche di cui andare orgogliosi e da preservare, e dialoghi e interlocuzioni da mantenere, ma poi c’é sempre l’autonomia della politica, un’azione che deve essere rivolta a tutti i cittadini e non verso ad un gruppo ristretto di “amici” o portatori di interessi privati. AUTONOMIA, LIBERTA’ DI OPINIONE, LEGALITÀ E TRASPARENZA.
Spero che possano essere un faro in vista delle prossime elezioni amministrative.
Alessia Manfredini


fonte:
http://vulvino.wordpress.com/2013/04/07/alessia-manfredini-pd-in-seguito-al-licenziamento-di-leoni-urge-un-nuovo-modello-per-leditoria-cremonese/

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