Domenica, 28 aprile 2024 - ore 21.47

Esame crisi nel lodigiano.

| Scritto da Redazione
Esame crisi nel lodigiano.

Un approfondimento della Camera di Commercio di Lodi
LE IMPRESE NEL CORSO DELLA CRISI ACCELERATA (CON MOLTI DISTINGUO) NEL TERZO TRIMESTRE 2012
L’ESPULSIONE DELLE  MICRO E PICCOLE IMPRESE DAL TESSUTO ECONOMICO LOCALE
Il trimestre estivo (luglio-settembre) ha fatto registrare nel Lodigiano l’iscrizione di 237 attività e la cessazione di 344 imprese ed ha conseguentemente presentato un saldo negativo di 107 unità. A seguito di ciò il totale delle imprese attive sul territorio è sceso a 15.789.
La lettura in chiave tendenziale della rilevazione segnala nei dodici mesi (fine settembre 2011-fine settembre 2012) una contrazione di 379 imprese operative rispetto alle 16.108 in attività un anno fa.
Nei primi tre trimestri di quest’anno il Registro delle Imprese provinciale ha perso 254 unità operative. La disaggregazione degli stock attribuisce le maggiori sofferenze all’artigianato.
Secondo le elaborazioni dell’Ufficio Studi  della Camera di Commercio di Lodi le attività del comparto artigiano hanno perso dall’attacco della crisi il 5% di presenze, pari a 316 unità, con un impoverimento della propria base da 6.262 unità a 5.946 unità. La dinamica negativa è diretta conseguenza delle difficoltà  del settore delle costruzioni (edifici e lavori specializzati) che, come è noto, costituisce  oltre il 49% del tessuto delle imprese artigiane locali ed organizza in grande misura i lavori di impiantistica, isolamento, intonacatura, stuccatura, rivestimento, demolizione e movimento terra, ecc. e che negli ultimi trimestri ha subito una accelerazione negativa dei saldi tra iscrizioni e cessazioni ridimensionando il proprio stock (da 3.125 imprese a 2.950).

Sono indispensabili - commenta il presidente della Camera di Commercio, Alessandro Zucchetti - misure per sostenere concretamente la nascita delle nuove imprese, riducendo il carico fiscale sul lavoro e rivedendo tutto il sistema degli incentivi per diminuire la tassazione sul sistema delle imprese. Da parte nostra, con le risorse limitate della  Camera, siamo impegnati a promuove principalmente soluzioni di sostegno dell’accesso al credito e di supporto alla nascita delle impreseâ€.
Nel lodigiano i flussi in entrata e quelli in uscita hanno accelerato, come si è visto, la negatività del saldo in quasi tutti i settori. Stabili le imprese dell’agricoltura, il settore manifatturiero ha presentato flussi in negativo per 24 unità, mentre nel commercio le attività all’ingrosso hanno consegnato un saldo positivo e quelle al dettaglio negativo, mostrando un totale di -11 imprese. In accelerazione anche la negatività nella divisine dei Trasporti, magazzinaggio e supporti al trasporto (-19), in crescita invece le attività ausiliarie dei Servizi finanziari e delle Assicurazioni (+8), i Servizi alle persone (+5), al contrario una forte compressione si è avuta - sempre nel trimestre considerato - tra le imprese non classificate (-62), ovvero tra quelle imprese che svolgono attività plurime e non hanno denunciato una attività prevalente.
Delle 107 unità in meno determinate dai flussi di iscrizione e cessazione 53 sono ditte individuali e 76 le “altre formeâ€. In positivo hanno invece chiuso le società di capitale (+12) e le società di persone (+10).
Nell’esaminare i dati di saldo è opportuno sempre tenere presente le variabili di cessazioni al fine di distinguere le cessazioni “effettivamente avvenuteâ€, vale a dire quelle intervenute per ritiro dagli affari (per cessione attività o ritiro dall’attività, scioglimento o messa in liquidazione) a fronte di quelle conseguenti di adempimento giuridico-amministrativo (“cessazioni d’ufficioâ€), irreperibilità, morosità, annullamento di posizione, mancanza sopravvenuta di requisiti ecc.
Delle 344 unità che costituiscono il flusso delle cessazioni intervenute nel trimestre giugno-settembre 2012, le attività che hanno effettivamente chiuso ritirandosi dagli affari sono state sull’intero territorio lodigiano 192, mentre 22 sono le imprese che hanno trasferito la propria sede sociale fuori provincia e 10 le unità che si sono cancellate per intervenuta “trasformazione giuridicaâ€.
Infine, ben 88 posizioni sono da attribuire a cancellazioni d’ufficio per morosità, irreperibilità, inadempienze diverse;  9 quelle che hanno chiuso le procedure fallimentari o di liquidazione, 18 quelle sottoposte a provvedimento amministrativo e 5, infine, quelle eseguite d’ufficio per annullamento della posizione.
In quali Comuni si sono manifestati maggiormente i fenomeni di uscita dal tessuto delle imprese? 
Su un flusso di 87 cancellazioni intervenute nel trimestre a Lodi, 59 sono state presentate a seguito di ritiro dagli affari. 28 (su 30) quelle a Casalpusterlengo, 10 (su 19) a Codogno, 8 (su 9) a Maleo e a Lodi Vecchio, 20 (su 27) a Sant’Angelo Lodigiano, 7(su 7) a Tavazzano, 6 (su 6) a Castiglione d’Adda).

CAMERA DI COMMERCIO LODI – Ufficio Stampa – rif. Aldo Caserini  t.0371.4505.265

 

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