Martedì, 23 aprile 2024 - ore 21.02

Esodati.Salvati altri 10 mila

| Scritto da Redazione
Esodati.Salvati altri 10 mila

Previdenza Esodati: nuovo decreto, altri 10mila salvaguardati
Terzo provvedimento del ministro Fornero per sanare le falle della riforma delle pensioni. Sale a quota 130mila il numero di lavoratori che potranno ritirarsi con le vecchie regole. Damiano (Pd): buona notizia, ma il problema non è risolto
Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali ha definito, d’intesa con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, il terzo decreto in favore dei lavoratori salvaguardati, ai quali verrà applicata la precedente normativa in materia di requisiti e decorrenze del trattamento pensionistico. Ne dà notizia il ministero in un comunicato. "Il decreto - si legge -, come peraltro previsto dalla norma della Legge di stabilità, è stato inviato alla Camera dei Deputati e al Senato per l’esame da parte delle competenti commissioni parlamentari. Il decreto prevede la salvaguardia per un numero complessivo di 10.130 lavoratori, che si aggiungono alle platee di lavoratori già individuati dai precedenti due decreti".
Con questo ultimo provvedimento, sono complessivamente oltre 130mila i lavoratori salvaguardati dal governo Monti che potranno, in deroga alla riforma Fornero, andare in pensione con le vecchie regole. Il problema era scoppiato all'indomani dell'approvazione delle nuove norme che avevano spostato in alto l'età di pensionamento lasciando senza stipendio né pensione tutti quei lavoratori che per crisi aziendali e con età vicina alla pensione avevano interrotto volontariamente, attraverso accordi aziendali, il proprio rapporto di lavoro contando sulla possibilità di 'agganciare' il pensionamento entro poco tempo. Il decreto Salva Italia, nel dicembre 2011, ne salvaguardò quindi una prima tranche di 65 mila.
Ma la polemica, sopratutto con Cgil, Cisl e Uil non si arrestò; l'intervento venne considerato insufficiente a 'sanare' l'intera platea di lavoratori danneggiati che secondo i sindacati è vicina a quota 300mila. Altri 55mila lavoratori furono dunque salvaguardati anche con la legge sulla spending review del luglio 2012 e altri 10.130 mila furono 'contabilizzati' nella legge di stabilità approvata nel dicembre scorso per i quali oggi è stato emanato il decreto attuativo.
A rivendicare il risultato dei 130mila salvaguardati complessivi è Cesare Damiano, capogruppo del Pd nella commissione Lavoro della Camera. "Il terzo decreto relativo agli ultimi 10mila salvaguardati completa il risultato di correzione della riforma delle pensioni di Monti e Fornero. E' stata una lunga battaglia, durata per più di un anno, condotta strenuamente dal Pd, è una buona notizia, ma il problema non è risolto", afferma Damiano.
"Per questo - aggiunge Damiano - tra gli otto punti indicati da Bersani c'è anche quello di una soluzione definitiva del problema di chi è rimasto senza reddito a causa di una cattiva riforma previdenziale. La battaglia va ora continuata ed è urgente perché si inserisce in una situazione di recessione dell'economia e di aumento della disoccupazione. Le previsioni dell'agenzia Fitch per il 2013, che indicano un calo del Pil italiano dell'1,8%, sono la scoperta dell'acqua calda: si tratta di dati risaputi che richiedono un impegno straordinario sul terreno degli ammortizzatori sociali, che debbono essere universali, e su quello degli incentivi allo sviluppo dell'impresa e dell'occupazione. Chi ha a cuore il destino del paese deve assumersi la responsabilità, come ha fatto il Pd, di avanzare le sue proposte e di trovare le giuste soluzioni".


fonte: http://www.rassegna.it/articoli/2013/03/8/97870/esodati-nuovo-decreto-altri-10mila-salvaguardati

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