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Europa - 60 anni, e poi?

Continuano gli eventi in occasione del 60° anniversario degli accordi bilaterali tra Rep. Fed. Tedesca e Italia del dicembre 1955. La serata di Fröndenberg ha presentato in una sala gremita i ricchi e sfaccettati aspetti letterari nati e sviluppatisi tra due culture e tra due lingue.

| Scritto da Redazione
Europa - 60 anni, e poi? Europa - 60 anni, e poi? Europa - 60 anni, e poi?

Nel dicembre del 1955 Germania e Italia firmarono un accordo bilaterale per il reclutamento di manodopera italiana, dando così il via all’immigrazione in Germania di artigiani, operai e contadini provenienti dal Bacino del Mediterraneo; accordo che per decenni ha regolato la vita degli immigrati.

A distanza di 25 anni da quella firma, a Fröndenberg, si riunisce un gruppo di giovani italiani, intenzionati a diventare scrittori, proprio per confrontarsi su come realizzare il loro intento.

Nel frattempo alcuni di loro sono riusciti ad attuare il progetto di allora, in lingua tedesca o in lingua italiana, contribuendo in modo determinante all’affermazione della letteratura interculturale in Germania. Nella lettura collettiva, tenutasi il 21 novembre scorso presso la Kulturschmiede di Fröndenberg, Franco Biondi, Gino Chiellino, Chiara de Manzini-Himmrich e Giuseppe Giambusso hanno letto dalle loro opere, con una introduzione di Federica Marzi, autrice di una tesi di dottorato, presso le università di Trieste e Düsseldorf, sugli autori di origine italiana viventi e/o operanti in Germania.

Franco Biondi, romanziere, poeta e saggista, è nato a Forlì nel 1947 e vive a Hanau. Dapprima la sua opera è in lingua italiana, negli anni Settanta del secolo scorso sceglie di esprimersi in tedesco e in italiano. Collabora attivamente a gruppi letterari e culturali ed è tra i fondatori di PoLiKunst, cui partecipano letterati a artisti provenienti dalle minoranze culturali che vivono in Germania. Nel 1987 riceve, ex-equo con Gino Chiellino, il premio Adelbert-von-Chamisso dell’Accademia delle Belle Arti Bavarese.

Gino Chiellino è nato nel 1946 a Carlopoli, in Calabria. Dal 1970 vive in Germania e utilizza la lingua tedesca sin dai primi anni, anche se diversi saggi sono in lingua italiana. Nel 1978, dopo il dottorato in germanistica presso l’università di Gießen, si trasferisce all’università di Augsburg. Tiene conferenze in Italia, Ungheria, Olanda, Canada, Giappone e Stati Uniti. La sua produzione è continua e riconosciuta da diverse istituzioni (non ultimo il premio della Società degli Amici dell’Università di Augsburg per la ricerca «Letteratura e Migrazione 1870 - 1991»).

Giuseppe Giambusso è nato a Riesi (Sicilia) nel 1956. Nel 1974 emigra a Bonn e nel 1975 giunge a Fröndenberg, dove vi si stabilisce con la famiglia. Insegnante, continua ad esprimersi con il linguaggio della poesia. Nel 1981 cura la prima antologia bilingue con poesie di emigranti italiani, «Wurzeln hier / Le radici qui». Con la moglie fonda le Edizioni Giambusso, continuando a promuovere e organizzare chi crede nella «letteratura e pedagogia interculturale».

Chiara De Manzini- Himmrich è nata a Trieste nel 1951. Studi di germanistica, slavistica e italiano nell’università di Trieste e a Berlino. Nel 1976 si trasferisce in Germania e nel 1977 diventa lettrice di italiano alla Heinrich – Heine – Universität di Düsseldorf. Segue una parentesi nel Baden – Württemberg e a Roma, con un incarico all’università di Friburgo pubblicando diverso materiale didattico.

Scrive prosa e poesia in italiano e tedesco, pubblicando i suoi lavori in riviste e antologie. Dal 1991 partecipa al gruppo letterario «Letteratura decentrata». Dal 1993 ritorna a vivere a Düsseldorf.

Federica Marzi, che ha tenuto magistralmente il filo della lunga serata, è anch’essa originaria di Trieste, dove nacque nel 1974. Ha terminato il dottorato di ricerca in scienze umanistiche presso le università di Trieste e Düsseldorf con il lavoro «In terra straniera: rappresentazioni e scritture dell'altro nell'emigrazione italiana in Germania».

La serata, sotto il titolo «60 anni e poi?» è stata introdotta dalla Presidente del COMITES di Dortmund, Marilena Rossi, dal Console d’Italia Dott. Alfredo Casciello e dal Sindaco della città di Fröndenberg, Friedrich – Wilhelm Rebbe.

Tra i patrocinatori dell’evento la Società di Cultura Italo-Tedesca di Unna, la Auslandgesellschaft del Nord-Reno-Vestfalia (Dortmund), la città di Fröndenberg, il Consolato d’Italia di Dortmund, con il COMITES della Circoscrizione Consolare e l’Istituto Italiano di Cultura di Colonia.

Luigi Rossi (Bochum)

 

Fonte Lombardi nel mondo

Nella terza foto: da sinistra Franco Biondi, Giuseppe Giambusso, Federica Marzi, Chiara De Manzini – Himmrich, il Duo Jiwon Na e Sergio Gelsomino, Gino Chiellino.

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