Oggi a Expo, presso il padiglione “No farmers no Party” di Coldiretti, vengono presentati i primi esemplari di bresaola realizzata con carne che arriva solo da allevamenti della Valtellina.
“L’Originaria”, come è stata ribattezzata, nasce da un progetto di Coldiretti Sondrio in collaborazione con il salumificio Mottolini di Poggiridenti (Sondrio) e con l’Apa, l’associazione provinciale allevatori.
“Con questa iniziativa – spiegano Ettore Prandini Presidente Coldiretti Lombardia e Alberto Marsetti, Presidente di Coldiretti Sondrio – vogliamo ribadire la volontà e la necessità di legare sempre di più i prodotti al territorio, anche per la bresaola che, come tutti sanno, è realizzata e stagionata in Valtellina ma con carni che spesso arrivano dall’estero. La collaborazione con Mottolini per adesso coinvolge una decina di allevamenti locali per la fornitura di carne, ma puntiamo ad allargare la rete”. Oltre alla carne bovina del territorio, per “L’Originaria” a km zero verrà preparata anche con vino, erbe e spezie della Valtellina. Le prime realtà che aderiscono al progetto della bresaola a km zero sono: Azienda Libera di Marchesini Silvia di Colorina, Società Agricola F.lli Gusmeroli Antonio e Attilio di Caiolo ; Soc.Agr.F.lli Codega Michele e Sergio di Colorina; Az.agric.La Taiada di Bongiolatti Nicola di Berbenno Valtellina; az.agr.Marantelli Colombin Franco di Villa di Tirano, az.agr.Pizzini Gaetano di Colorina, l’Azienda agricola Cavazzi Mauro di Teglio, l’azienda agricola Panella Oreste di Teglio e l’azienda agricola Sala Danna Piera di Teglio.
“La bresaola della Valtellina – spiega Emilio Mottolini – nasce da un sapiente mix fra capacità artigianali di lavorazione e condizioni microclimatiche uniche che abbiamo solo nei nostri territori con l’incrocio della brezza mite del lago di Como con le correnti fredde delle montagne in modo da garantire una perfetta asciugatura senza però seccare la carne. L’utilizzo di materia prima delle stalle valtellinesi è un valore aggiunto importante che vogliamo sviluppare sempre più”. Il sistema della bresaola valtellinese coinvolge circa 1.500 addetti, fra diretti e indotto, per un prodotto molto apprezzato in tutta Europa e che, dopo aver debuttato nei Paesi arabi, adesso sta cercando di sfondare anche in Giappone .