Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 09.02

Gli scimpanzé orfani non soffrono come noi di stress cronico per perdita mamma

La perdita della mamma è stressante anche per i piccoli di scimpanzé, ma solo per i primi due anni.

| Scritto da Redazione
Gli scimpanzé orfani non soffrono come noi di stress cronico per perdita mamma

La morte di una madre è un evento traumatico per la prole immatura nelle specie in cui le madri forniscono cure materne prolungate, come nei mammiferi longevi, compreso l’uomo. I mammiferi orfani muoiono prima e hanno meno figli rispetto ai non orfani, ma il modo in cui avviene tutto questo resta oggetto di dibattito. Gli studi clinici sugli esseri umani e gli studi sugli animali in cattività dimostrano che i bambini e i cuccioli  le cui madri muoiono quando loro sono in tenera età sono esposti a stress cronico per tutta la vita. Tuttavia, questo stress cronico, che ha conseguenze deleterie sulla salute, può essere ridotto o addirittura annullato se gli orfani umani vengono collocati abbastanza presto in famiglie affidatarie. Rimane sconosciuto quanto siano stressati gli orfani in natura e se gli orfani degli animali selvatici siano esposti a stress cronico per decenni come negli esseri umani.

Lo studio“Early maternal loss leads to short- but not long-term effects on diurnal cortisol slopes in wild chimpanzees”, pubblicato su eLife da un  team internazionale di ricercatori guidato da Cédric Girard-Buttoz del Max-Planck-Institut für evolutionäre Anthropologie, ha cercato di colmare in parte questa lacuna,  valutando se, come gli esseri umani orfani, gli scimpanzé orfani sono esposti a stress cronico e hanno scoperto che anche per i cuccioli di scimpanzé  «La perdita materna è stressante, ma gli orfani sperimentano poco stress cronico poiché gli ormoni dello stress tornano alla normalità dopo due anni, forse grazie alle cure fornite da altri scimpanzé.

I ricercatori tedeschi del Max Planck e francesi del CNRS di Lione hanno studiato per 19 anni gli effetti a breve e lungo termine della perdita della madre sullo stress degli scimpanzé selvatici orfani e lo studio dimostra che «Gli scimpanzé orfani immaturi sono molto stressati, specialmente quando sono rimasti orfani in giovane età. Tuttavia, gli orfani che avevano perso la madre più di due anni prima, o che ora erano adulti, non erano più stressati di altri individui la cui madre non era morta».

Al CNRS confermano: «Confrontando i livelli di un ormone marcatore dello stress, il cortisolo, tra individui giovani e adulti, orfani o meno, gli scienziati hanno osservato che i giovani orfani sono molto stressati. Tuttavia, quelli che avevano perso la madre da più di due anni o quelli che erano adulti al momento dello studio non erano più stressati di altri scimpanzé le cui madri erano ancora vive. Non soffrono quindi di stress cronico, a differenza di quanto si osserva nell’uomo: i bambini le cui madri muoiono in tenera età sono infatti soggetti a stress cronico per tutta la vita».

Girard-Buttoz spiega che «Il nostro studio fornisce un test importante di quanto siano rilevanti le teorie che cercano di spiegare l’impatto delle avversità nei primi anni di vita, quando sono tratte da studi clinici sull’uomo. In particolare volevamo sapere quanto fossero importanti per i primati selvatici longevi i cui piccoli, come negli umani, dipendono dalla madre per oltre un decennio».

Un altro autore dello studio,  Roman Wittig, a capo del Taï Chimpanzee Projec, aggiunge che «I nostri risultati contrastano favorevolmente con gli studi sull’uomo e mostrano che i giovani scimpanzé orfani si riprendono nel tempo dalla perdita inizialmente stressante della loro madre. Gli scimpanzé di Taï spesso si prendono cura degli orfani o li adottano. Possono trasportare gli orfani, condividere con loro il cibo e il nido di notte o proteggerli dalle aggressioni. Resta da studiare se gli scimpanzé orfani mostrino un recupero dallo stress grazie al supporto offerto da altri scimpanzé».

Dato che lo stress non può quindi spiegare da solo le differenze tra orfani e non orfani, i ricercatori vogliono studiare le mamme scimpanzé per stabilire se partecipano a realizzare queste differenze, ad esempio proteggendo la loro prole meglio degli orfani.

L’autrice senior dello studio, Catherine Crockford, che lavora per il Max Planck , il Taï Chimpanzee Projec e l’Institut des Sciences Cognitives del CNRS, conclude: «Lo stress sperimentato dagli scimpanzé orfani rispetto ai non orfani non spiega direttamente la loro vita più breve e il minor numero di figli, ma può avere un effetto su altri fattori importanti come la crescita durante i periodi critici dello sviluppo. Nelle specie longeve nelle quali la prole rimane con la madre per molti anni, il passo successivo è quello di disfare ciò che le madri forniscono alla prole per aiutarli a superare il fatto di essere  orfani. Potrebbe essere che la presenza di una madre si traduca in guadagni nutrizionali o vantaggi sociali, come fornire un cuscinetto contro l’aggressività degli altri, o un mix delle due cose».

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