Venerdì, 17 maggio 2024 - ore 10.30

Green pass, cosa cambierà dopo il 31 marzo?

Il 31 marzo dovrebbe essere la data fatidica della fine dello stato d’emergenza, che il Governo ha già confermato non sarà prorogato.

| Scritto da Redazione
Green pass, cosa cambierà dopo il 31 marzo?

Da questo punto di vista è bene non confondere i piani: il Consiglio dei Ministri ha deliberato giorni fa un altro stato d’emergenza previsto fino al 31 dicembre 2022 e relativo alla guerra in Ucraina. Ebbene, esso non ha nulla a che vedere con lo stato d’emergenza legato alla pandemia ed è legato invece agli interventi di sostegno in Ucraina della protezione civile italiana.

Dunque, lo stato d’emergenza legato alla pandemia sicuramente terminerà a fine mese. Si tratta di un momento importante, perché segna anche simbolicamente la fine di un’emergenza iniziata 2 anni fa con un duro lockdown e che ha cambiato radicalmente le abitudini degli italiani. Nei momenti peggiori della crisi, gli italiani rinchiusi in casa si sono rifugiati nella rete passando il loro tempo sui social, su siti di intrattenimento come Fezbet Casino o su Netflix.

Ora quel periodo sembra alle spalle ma in molti si chiedono se con la fine dello stato di emergenza verranno meno anche tutte le regole in materia di green pass e super green pass. Ebbene, anche se teoricamente la gran parte dei provvedimenti legati al certificato verde sono anch’essi in scadenza il 31 marzo, non è ancora sicuro che esso verrà del tutto superato. Ecco perché.

Green pass, il dibattito tra i partiti

La prima cosa che va precisato è che già da ora il super green pass al lavoro per gli over 50 è in scadenza non il 31 marzo ma il 15 giugno, insieme all’obbligo vaccinale. In ogni caso, su tutti i tipi di green pass è in corso un dibattito, che alcune volte si è anche trasformato in scontro tra i partiti di maggioranza.

La Lega aveva già presentato tempo fa un sub emendamento, bocciato in commissione, che prevedeva la fine al 31 marzo di qualsiasi tipo di green pass. Bocciata quella iniziativa, permane comunque, tra i partiti di maggioranza, una contrapposizione tra “falchi” e “colombe”.

Accanto alla Lega, anche i 5 stelle, pur con maggiore conflittualità interna, sembrano auspicare un rapido superamento del sistema green pass. In particolare, Giuseppe Conte ha chiesto al Governo l’abolizione del super green pass nei posti di lavoro ma anche una revisione globale di tutti i provvedimenti. L'ex premier ha in particolare sottolineato che a suo giudizio "in questo momento di crisi e difficoltà la sospensione del reddito non è una cosa accettabile”

Le altre posizioni sul green pass

Accanto a queste, esistono però anche posizioni più prudenti sul tema. Un’ipotesi sarebbe quella di superare intanto il green pass nei luoghi all’aperto comprese aree esterne di aree e ristoranti, mentre un’altra ipotesi sul campo è tornare al green pass “base” (ottenibile anche con tampone negativo) almeno per i trasporti pubblici e per gli alberghi, anche in vista della Pasqua.

Se da una parte dunque è certo che alcune cose a fine mese cambieranno, sembra non esservi ancora una posizione unitaria tra i partiti di maggioranza e bisognerà dunque capire che tipo di mediazioni si troverà in merito alle differenti sensibilità presenti nella maggioranza di governo.

Ciò che è certo, è che la scadenza del 31 marzo è ormai vicinissima e il Governo e il Presidente del Consiglio, seppur comprensibilmente impegnati in questi giorni con la crisi seguita alla guerra in Ucraina, dovranno estrarre dal cilindro una proposta capace di conciliare posizioni che al momento sembrano piuttosto distanti tra loro.

Conclusioni

Anche se da alcuni giorni è stato proclamato un nuovo stato di emergenza legato alla crisi in Ucraina, è prevista per il 31 marzo la fine di quello legato alla pandemia e il Governo ha già preannunciato che non intende prorogarlo. Ciò che non è stato ancora deciso è cosa cambierà per ciò che riguarda green pass e super green pass: se appare scontato che vi saranno delle modifiche e alleggerimenti anche in considerazione della curva epidemica più benevola, Draghi e il suo governo dovranno tentare di conciliare le diverse sensibilità presenti in seno alla loro maggioranza.

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