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Guerre e Battaglie | M.Superti

Le guerre, possono portare con sé le conseguenze direttamente o indirettamente collegate al loro esito

| Scritto da Redazione
Guerre e Battaglie | M.Superti

Come  si sa, le battaglie e , a volte le guerre, possono portare con sé le conseguenze direttamente o indirettamente collegate al loro esito o al loro modo di evolversi.

Gli esempi , nella storia, sono molti.

Le battaglie si possono distinguere, sommariamente, in locali, regionali, nazionali o epocali. Epocali sono le battaglie  o le guerre  che hanno dato luogo a vere  e proprie svolte nella storia dell’uomo. Un solo esempio  noto a tutti: la battaglia di Waterloo che, nel  1815  segnò la definitiva scomparsa di Napoleone dalla scena politica europea.

E l’Europa prese un’altra piega.

Altro esempio che  a  noi interessa, in questa sede : la battaglia  di Teutoburgo ( ora Kalkriese, in bassa Sassonia). Si svolse  nel  9 d.C. ed ebbe come protagonisti, contrapposti ,i Romani, sotto la guida di Publio Quintilio Varo, e  i Germani sotto la  guida di Arminio , peraltro già beneficiato della cittadinanza romana per i suoi meriti di guerra conquistati in Dalmazia  e Pannonia (ora Ungheria) sotto la guida romana. A Quintilio venne affidato il compito di romanizzare i Germani che da venti anni erano caduti sotto la dominazione romana ma  che  si erano dimostrati refrattari alla disciplina dell’esercito romano (  dai germani di allora  ritenuto essere governato con metodi troppo  ferrei e rudi). Ma Quintilio , più che un generale era un amministratore e non tenne in nessun conto le avvisaglie di rivoluzione presenti in quella terra da poco conquistata. Le conseguenze furono che Arminio ,tradì la fiducia accordata e tese una imboscata alla colonna di Quintilio che si stava trasferendo nella zona e  attraversava la foresta di Teutoburgo ( al di là del Reno). La lunga colonna romana era composta da legionari ma anche da numerosa popolazione civile, compresi  donne e bambini. Le conseguenze furono catastrofiche per i Romani che subirono la distruzione totale dell’armata ed il massacro dei civili a seguito. Tale esito comportò la rimozione del progetto romano di “romanizzare “ i germani al di là del Reno. Romanizzare  significava : portare ,in quelle terre ,la legge e l’ordine romano insieme ai progetti di costruzione di ponti e strade, come d’uso  in tutte le terre conquistate. Ovviamente il  progetto venne abbandonato  e per secoli le popolazioni germaniche vissero ai margini della romanità e al di là del Reno. In altre parole : le popolazioni germaniche , oltre il Reno,diedero inizio ad una larva di identificazione storica   sulla base  di qualità comportamentali “teutoniche”( anche da noi sperimentate nell’ultima guerra).Come si sa , da allora l’imperatore Augusto non volle più alcun germanico tra le fila dei suoi eserciti.Questa la storia per sommi capi :  per capire un poco di più ,ma che molti di noi già conoscono.

Ma ora  parliamo di ciò che molti di noi non sanno  : l’evento( battaglia di Teutoburgo) venne riportato alla attenzione  della storia moderna da un personaggio di nome  Himmler.Himmler prese ad esempio lo svolgimento di  detta battaglia per  meglio significare il valore dei ”teutoni”  e della loro superiorità , in  combattimento e nella vita ,in quanto appartenenti alla “razza ariana”.Razza indomita, dai capelli biondi, dal fisico imponente, e dagli occhi azzurri.Tale  messaggio venne veicolato fra la “meglio gioventù” tedesca con le conseguenze ed i metodi che tutti abbiamo visto e sperimentato.Hitler vide così nascere , per merito di Himmler,  le famose  S.S.- alias  (SCHUTZ -STAFFELN)-.Ciò che a noi appare  fuori luogo e distintivo fra le due civiltà (romana e germanica) è l’importanza che venne data all’avvenimento dal popolo tedesco.A perenne memoria dell’evento bellico citato, oggi ,chi va a Detmold in Westfalia può ammirare la statua in rame, alta  26(ventisei)metri in onore di Arminio, quale “eroe nazionale tedesco”.Le guerre sono guerre e la tragedia umana diventa più tragedia quando portata alle conseguenze note ( del tipo massacro di popolazione civile).Tale costume, come si vede , risale a tempi anche lontani.

Nella romanità , come si sa, una sola statua raggiunse, forse, tale altezza:la statua di Nerone nella sua cittadella privata  a Roma: ma venne distrutta dopo pochi anni ,alla prima occasione favorevole.Unico paragone sono le statue di Stalin nella vecchia URSS. Lascio all’occasionale lettore le considerazioni del caso.

Cordialità

MARIO SUPERTI, CREMONA

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