Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 06.36

IL DEBITO PUBBLICO SI PUO’ RIPIANARE ? | A.De Porti

| Scritto da Redazione
IL DEBITO PUBBLICO SI PUO’ RIPIANARE ? | A.De Porti

C’E CHI SOSTIENE DI SI ED IN TEMPI RAPIDI, ALTRI , COME IL SOTTOSCRITTO, HANNO DELLE FORTI  PERPLESSITA’
Ieri, a Milano, conversando con un collega,  ex Direttore di una grande banca nazionale, ho chiesto se, secondo lui, in assoluta dissonanza alle mie opinioni,    il debito pubblico italiano che oggi si attesta a 2000 miliardi di euro, ha una qualche possibilità di essere risanato. La risposta è stata decisa ed immediata: “Sì”.
Perplesso, ho voluto ascoltare in cosa consisterebbe detta possibilità e, naturalmente, in quale modo poteva perfezionarsi: Egli, anche secondo quanto dicono più o meno i giornali finanziari,  ha immaginato che lo stato italiano metta in vendita almeno una metà dei suoi beni, beni che dovrebbero essere scelti ed inglobati in un unico calderone da mettere in vendita attraverso la sottoscrizione di azioni, come si usa fare anche per altri contesti societari. Ovviamente, il tutto dovrebbe essere gestito da persone serie “alla Monti” distribuendo ai sottoscrittori di queste azioni quel dividendo che detti beni messi in vendita stanno producendo. 
“Da dove i  potenziali sottoscrittori di questa azioni potrebbero tirar fuori il contante per sottoscrivere, anche se si  dovesse suggerire loro di convertire l’attuale loro risparmio in Bot, Cct, nel comparto azionario ”  ? – ho chiesto al mio esperto interlocutore.
Risposta: “Il risparmio delle famiglie italiane permetterebbe ciò senza eccessiva fatica ed il ripianamento ci sarebbe in tempi più che accettabili”
Io, ovviamente, faccio molta fatica a convenire, anche perché non penso che ci siano sottoscrittori di buona volontà dopo ciò che è successo e sta succedendo, non  sottacendo che oggi si fa fatica a vendere anche una semplice casa o appartamento ai privati, immaginiamoci allo Stato.
L’altro giorno, parlando con una collega, abbastanza esperta di queste cose, essa  mi ha detto :
“ Mi sembra che vendere i beni dello Stato per ripianare il debito sia un'arma spuntata  perché tutta questa grande ricchezza degli italiani è degli italiani e non dello stato che deve ripianare il debito. E gli italiani, statene certi,  faranno di tutto, a torto o a ragione, per non farsi portare via questa loro ricchezza privata.  I finanziatori del nostro debito pubblico questo lo sanno benissimo e sanno che quindi devono fare conto solo sul patrimonio dello stato “.
Ergo, a mio avviso, non rimarrebbe altro che lo Stato continui ad indebitarsi e siccome ci vorranno anni prima che il PIL cresca per ripianare almeno in parte detto debito, io penso che non esistano rimedi efficaci alla soluzione del problema, se non quello di inventare, dalla sera alla mattina,  un rimedio doloroso per tutti.
Ci sono altri paesi che hanno debiti più elevati del nostro, come ad esempio la tanto decantata Germania, ma loro hanno credibilità più della nostra, possono dettare legge (spread docet !), ma anche una ricchezza in crescita. Insomma, detta in soldoni, se vuoi anche correlati agli eventi bellici,  essi sono tedeschi…
Penso infine, tanto per parlare delle cose di casa nostra, che ci sia qualcuno, o più di qualcuno che,  per interessi di casta, non voglia che si creino le condizioni per  sanare questo nostro debito.
E Mario Monti, se vuol essere credibile del tutto,  dovrebbe intervenire in questo specifico contesto !!!..
Ma egli sembra troppo sordo e cieco, purtroppo !  E capiremo presto il perché !
ARNALDO  DE PORTI

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