Il futuro delle province. A Cremona il Presidente viene eletto il 25 agosto | Virginio Venturelli
A distanza di circa un anno da quando i sindaci ed i consiglieri comunali, della nostra provincia, elessero il consiglio provinciale, il prossimo 25 agosto, gli amministratori locali saranno nuovamente chiamati alle urne per la elezione del nuovo Presidente provinciale.
L’appuntamento, come il precedente, non sta destando alcun interesse da parte dei cittadini, esclusi dalla votazione e quindi impossibilitati ad influenzare le scelte in campo, sostenute dai partiti principali.
Tra i due candidati in competizione, per quanto letto sulla stampa, non abbiamo rilevato particolari distinzioni programmatiche, per cui determinanti saranno le amicizie personali, nonché le divisioni presenti all’interno degli schieramenti in campo.
Un vero peccato, perché a fronte delle criticità in cui oggi versano le Province, sarebbe stato molto opportuno un confronto aperto sulla urgente necessità di superare la legislazione vigente, bocciata dal referendum del 2016, cosi come leggere qualche considerazione locale in risposta alle aspettative del nostro territorio nei settori sociali, economici ed infrastrutturali.
A quest’ultimo proposito per esempio, nè Rosolino Bertoni nè Mirko Signoroni hanno dato indicazioni, sul sostegno o meno, relativamente alla realizzazione della ipotesi autostradale Cremona – Mantova, di stringente attualità.
La reticenza a prendere posizione sul futuro dell’ente intermedio da parte di chi si è battuto per l’abolizione delle province, è comprensibile, ma alla luce dei danni oggettivi provocati dalla riforma Del Rio, tanto decantata come un provvedimento fondamentale per la riduzione della spesa pubblica, anche da buona parte della stampa, occorre responsabilmente porre dei rimedi.
L’occasione dei rinnovi amministrativa va sfruttata ovunque, non tanto per semplicistico ritorno alla situazione ante riforma del 2010, ma per ridefinire meglio il ruolo e le prerogative delle riconfermate Province, presenti in tutta Europa.
In questa ottica, andrebbero ripristinati subito i finanziamenti necessari a contenere il peggioramento in corso della viabilità provinciale, quelli destinati alla cura e manutenzione degli edifici scolastici, quelli a sostegno dei bisogni sociali, quelli a favore delle esigenze del trasporto locale.
Insieme alla ridefinizione delle competenze, va altresì prioritariamente restituita alle province, anche la loro rilegittimazione popolare, attraverso la elezione diretta degli organismi amministrativi, da parte dei cittadini.
Per la Comunità socialista cremasca : Virginio Venturelli
Data 09 agosto 2019