Claudio Beniywoll
presenta...
IL GIORNALISTA
Capitolo III
«Su il “Rapidissimo” c’è un extra?» chiese il giovane tirocinante.
«No, per te che lo consegnerai sarà il tuo consueto lavoro. Per gli inviati, i giornalisti, i redattori e i capiservizio, il caporedattore, loro avranno una percentuale sulla rapidità della stesura e stampa».
Il ragazzo non disse niente, ma la sensazione di fregatura era evidente nel suo sguardo.
Raggiunsero l’ufficio del vicedirettore, così che poterono parlare meglio e comodamente.
«Comunque» continuò il vice: « Ogni mattina, presto, diciamo sei e trenta, dovrai farti trovare qui in redazione e ti verranno consegnate le tue cento copie. Caso mai ci fossero dei “Rapidissimo”, ti verranno consegnati da qualcuno».
«Ma l’orario di lavoro dura finché finisco le copie?»
«Esattamente. Però tieniti sempre reperibile qualora di un “Rapidissimo”; sia che tu sia in servizio o abbia finito».
«Anche di notte?»
«I giornali devono essere letti dalla gente, non siamo arrivati al punto da svegliarli dal loro sonno per dei “Rapidissimo”. Nel caso durante la notte se ne scrivesse uno, la mattina ti verrà aggiunto e sarà il primo da consegnare al posto del quotidiano».
«Quanto costa un... inserto?»
«Due euro».
«E il “Rapidissimo”?»
«Quattro euro».
«E se la gente volesse l’inserto invece del “Rapidissimo”?»
«Quello è il tuo compito: convincere il pubblico a comprare il “Rapidissimo”».
«E come dovrei farlo se volessero l’inserto?»
«Figliolo, non sta a me dirti come fare il tuo lavoro. Ah, e ricordati di tornare in redazione a consegnare il profitto del giorno».
Il ragazzo annuì e con l’invito del vicedirettore uscì dall’ufficio.
«Cominci già da domani» lo informò prima che uscisse del tutto.
To be continued...
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Claudio Beniywoll - Scrittore
