Giovedì, 25 aprile 2024 - ore 00.06

Il Grana Padano DOP protagonista al Palazzo di Vetro dell’ONU di New York

La notizia giunge dall’Osservatorio Agri&Food di CremonaFiere

| Scritto da Redazione
Il Grana Padano DOP protagonista al Palazzo di Vetro dell’ONU di New York

Il Grana Padano rafforza il proprio ruolo di ambasciatore del made in Italy a livello internazionale e sbarca al Palazzo dell’ONU di New York. Lo rende noto il Consorzio di tutela a seguito della recente partecipazione del presidente, Nicola Cesare Baldrighi, al Palazzo di Vetro, nell’ambìto della presentazione del magazine Eccellenze italiane, official partner dell’ONU durante Expo 2015 che partirà tra pochi giorni a Milano. «Il livello qualitativo del Grana Padano», ha affermato il presidente del Consorzio, «è garantito oltre che da un Disciplinare preciso e puntuale, da 10mila controlli annui effettuati a ogni livello, che certificano una produzione di oltre 4 milioni e mezzo di forme/anno, delle quali più di 1,5 milioni esportate oltre confine. Il nostro miglior biglietto da visita è proprio il successo che continuiamo a ottenere tra i consumatori non solo italiani, ma anche internazionali: non è certamente un caso che l’export, nel 2014, sia aumentato del 4,5%. Un primato che, anche in vista dell’Expo, deve stimolarci a fare ancora di più. Anche a New York abbiamo ribadito che è vietato abbassare la guardia contro le scimmiottature e le contraffazioni che penalizzano in maniera pesante i consumatori, il vero made in Italy e le aziende produttrici».

Guardando poi alle importanti tematiche del sostegno alle popolazioni più povere, Baldrighi ha così concluso: «Occorre aiutare e sostenere coltivazioni e allevamenti, trasformazione e commercializzazione dei prodotti nei Paesi d’origine. Noi produttori di eccellenze dobbiamo portare le nostre esperienze nelle nazioni che a loro volta possiedono tipicità da far conoscere. Andiamo a condividere il nostro know how per tutelare quei prodotti e creare una filiera nei territori. Diamo dunque il benvenuto a chi vuole entrare sui mercati per crescere e trovare risorse, non solo economiche, per battere la fame e la povertà».

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