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Il punto sull’autostrada regionale Cr-Mn, ovvero come sperperare 108 milioni di contributi pubblici

| Scritto da Redazione
Il punto sull’autostrada regionale Cr-Mn, ovvero come sperperare 108 milioni di contributi pubblici

Mentre nei giorni scorsi si è celebrata in tutto il mondo la 43^ giornata mondiale della terra, cui la stampa nazionale ha dato ampio risalto con titoli allarmanti sullo stato di salute del pianeta:

La Repubblica:

  • Allarme caos climatico, c'è poco tempo: "Cambio di rotta possibile, ma subito"
  • per frenare il caos climatico bisogna tagliare drasticamente le emissioni serra prodotte dall'uso dei combustibili fossili e dalla deforestazione.

 

Il Corriere della Sera:

  • Sardine e orti domestici per salvare la terra.
  • Nel gennaio scorso la concentrazione di CO2 ha raggiunto il livello record di 395 ppm, avviando la temperatura globale verso un aumento di più di 2 gradi di media con gravi danni soprattutto per l’agricoltura ;
  • per restare nel nostro paese, negli ultimi 20 anni è andato perso il 15% della terra coltivata;
  • il fabbisogno alimentare degli italiani è prodotto nel nostro paese solo in ragione del 75%;

 

E mentre l'Unione Europea ha proclamato il 2013 “Year of air”, (anno dell’aria)

  • L'inquinamento atmosferico nuoce all'ambiente e alla salute umana e nelle regioni più inquinate, riduce in media di due anni l’aspettativa di vita. Un problema cruciale tanto che la Commissione Europea ha deciso di dichiarare il 2013 Anno Europeo dell’Aria.

 

Sempre negli stessi giorni, ma in Provincia di Cremona, abbiamo registrato un’accelerazione inaspettata per quanto riguarda l’iter del progetto dell’autostrada regionale Cr-Mn.

 

Dichiarazione dell’assessore regionale alle infrastrutture Del Tenno: i lavori partiranno entro il 2014. Entro settembre dovrebbe essere convocata la Conferenza dei servizi.

 

I lavori riguarderanno i primi due tratti: Da Cerese a San Biagio per collegare la tangenziale sud di Mn con la A/22, e all’altro estremo, nel cremonese, tra l’autostrada A/21

e Pieve San Giacomo e non più Piadena. Totale 14 Km.

Le nostre considerazioni

 

Agli annunci siamo ormai abituati: quelli riguardanti il Ti-Bre, innumerevoli, hanno origine dagli anni ’80. La Cr-Mn nata nel 2002 era data per conclusa nel 2007 per togliere dall’isolamento (quale?) questo territorio. Poi da realizzare in tre fasi costruttive in oltre 30 anni e di cui il primo lotto di circa 30/40 Km. Ora il grande annuncio: lavori subito ma per soli 14 Km.

 

La nostra convinzione è che si voglia concludere l’iter amministrativo del progetto, in particolare la CDS, prima delle prossime elezioni amministrative della primavera 2014, per paura del nuovo clima politico e di una possibile bocciatura dell’intero progetto.

 

Ma la vera ragione di questa improvvisa ed inaspettata accelerazione nell’iter della Cr-Mn ha un solo nome: si chiama art.33  del D.L.179/2012, quello che prevede il credito d’imposta per i costruttori di infrastrutture.

Lo ha ammesso lo stesso assessore regionale Del Tenno nell’intervista a Mondo Padano del 22 aprile scorso.

Ora i giochi non possono più essere tenuti nascosti e, dal momento che i problemi finanziari per il Ti-Bre sembrerebbero risolti attraverso il contributo statale in conto credito d’imposta di 1,8 MLD di euro, Stradivaria ha dovuto scoprire le carte.

O abbandonare ogni velleità, cosa che tutti si aspettavano, o continuare ad azzardare ma senza rischiare del proprio: cioè spendendo, meglio sperperando, i soldi pubblici del contributo regionale. Ma con quelli non si arriva a Piadena, come previsto in precedenza, ma ci si ferma molto prima a Pieve San Giacomo dopo soli 9,5 Km.

 

Quanto alle risorse segnaliamo come nel bilancio 2013 della Regionale Lombardia si preveda il contributo per la Cr-Mn in una tabella allegata alla legge di bilancio dal titolo:

“Elenco degli importi da iscrivere a bilancio in relazione alle spese pluriennali che travalicano il triennio - ALLEGATO 12”

 

Qui la cifra complessiva di 89 MLN risulta spalmata sugli anni 2016-2017-2018-2019.

 

1^ annotazione: non c’è coerenza tra i tempi di erogazione del contributo e quelli di realizzazione 2014/2016 sbandierati sulla stampa in questi giorni. Ricordiamo infatti che il contributo verrebbe erogato sulla base degli SAL (stati avanzamento lavori) dell’opera;

 

2^ annotazione: nei bilanci pubblici ciò che veramente contano sono gli stanziamenti previsti nell’anno di competenza ( cioè 2013).

Nella l.r. 19/12/2012 n. 19, la legge di bilancio regionale per il 2013/2015 si legge inoltre che: “nelle more dell'adozione della legge nazionale richiamata dalla sopra richiamata l.costituzionale 1/2012, ai fini del rispetto del vincolo del pareggio del bilancio e del conseguente divieto di indebitamento, l’articolato al pdl bilancio prevede in via prudenziale che gli stanziamenti riferiti agli esercizi 2014 e 2015 relativi a eventuale spesa per investimenti, da finanziarsi con debito, non sono di natura autorizzatoria.”

 

Ci chiediamo, quale valenza e cogenza possano avere le cifre del contributo al progetto della Cr-Mn previste per il periodo 2016/2019.

A questo aggiungiamo il fatto che la Regione Lombardia si indebiterà quest’anno per oltre 2 miliardi e 450 milioni di euro.

Questo l’importo del mutuo che verrà acceso a copertura di tutti gli investimenti pregressi il cui finanziamento è stato fino ad oggi garantito dalla gestione dei flussi di cassa.

 

La sintesi del nostro giudizio è che ci troviamo di fronte alla scelta, secondo noi molto grave, di perseverare nella volontà di  realizzare un progetto privo di qualsiasi sostenibilità, men che meno economica. E questo per tentare di salvare una società come Centropadane (e quindi Stradivaria) la cui missione è ormai anacronistica e le cui potenzialità andrebbero riconvertite e messe a disposizione,  ad esempio, per la realizzazione di opere di messa in sicurezza del territorio ed in altre attività utili alla collettività.

 

Ma a scapito di quali altri possibili utilizzi la Regione Lombardia concederà il proprio contributo? La sanità, il sociale, il trasporto pubblico, le politiche per il risanamento della qualità dell’aria?

Le famiglie e le imprese non riescono ad accedere al credito con le conseguenze drammatiche che ben conosciamo e qui si regalano i soldi pubblici per un’opera semplicemente inutile e per la quale, inoltre, non esiste alcuna garanzia circa il suo completamento.

 

Anche per questo

Il Coordinamento Comitati contro le Autostrade Cr-Mn e Ti-Bre

Salviamo il paesaggio Cremonese, Cremasco e Casalasco

Coordinamento Comitati ambientalisti Lombardia

vi invitano a partecipare alla manifestazione nazionale per la Mobilità Nuova  in programma a  MILANO  sabato 4 MAGGIO 2013 con partenza alle ore 14,30 dal piazzale della stazione centrale

NON CHIEDIAMO NUOVE AUTOSTRADE           CHIEDIAMO UNA MOBILITA' NUOVA

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