IMPIANTI BIOGAS E BIOMETANO, DEGLI ANGELI SCRIVE AI SINDACI DEL
CREMASCO: “NECESSARIA PROGRAMMAZIONE SU BASE TERRITORIALE. TRASPARENZA
E CONDIVISIONE CON CITTADINANZA E VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI CUMULATIVI
SULLE NUOVE AUTORIZZAZIONI”
Obiettivo PROMUOVERE DELLE CAMPAGNE DI INFORMAZIONE, TRASPARENZA e
SENSIBILIZZAZIONE sugli IMPIANTI DI BIOGAS E DI BIOMETANO, nonché
PROMUOVERE la creazione di una RETE TERRITORIALE utile ad un’attenta
PROGRAMMAZIONE ISPIRATA AI VERI PRINCIPI DELL'ECONOMIA CIRCOLARE e
della
tutela dell'ambiente e della salute.
È quanto ha predisposto MARCO DEGLI ANGELI, consigliere pentastellato
di Regione Lombardia, mediante una LETTERA INDIRIZZATA A TUTTI I
SINDACI
DELL’AREA OMOGENEA CRESCA e al presidente della Provincia di Cremona.
Spiega Degli Angeli: “Mentre lo STATO DI SALUTE dell’INTERA
PROVINCIA DI CREMONA è già FORTEMENTE COMPROMESSO, la notizia emersa
per mezzo stampa, inerente alla POSSIBILITÀ CHE NEL CREMASCO ARRIVINO
ALTRI IMPIANTI A BIOMETANO, mi ha dato modo di pensare che la questione
andrebbe attenzionata con la MASSIMA URGENZA e sensibilità, anche
perché è prevedibile che aumentearanno le richieste nei prossimi
mesi”.
Il consigliere spiega quindi come la sua non sia una posizione
pregiudiziale nei confronti di questi impianti, “che al contrario
ritengo utili quando soddisfano i principi di economia circolare di una
comunità e di un’azienda agricola appartenente al comune ospitante,
ma è un invito ad attenzionare, informare e coinvolgere cittadini e
sindaci dei comuni circostanti in un DIBATTITO E CONFRONTO ALLARGATO,
nel principio di TUTELA ed EQUILIBRIO del nostro AMBIENTE E DI
VIVIBILITÀ DEI TERRITORI”.
Tutto sta nel fatto che - sottolinea il consigliere pentastellato, “la
PRESENZA DI BIOGAS, BIOMASSE E BIOMETANO, oltre ad INCIDERE
SULL'IMPATTO
CUMULATIVO della pressione ambientale, quando questi non rispondono ad
esigenze di vera economia circolare, possono sOTTRARRE ETTARI DESTINATI
ALLA PRODUZIONE DI CIBO (per le vecchie autorizzazioni) ,
destabilizzare
la viabilità ordinaria con aumento del traffico, creare disequilibrio
idrico e sovraccaricare di potenziali rischi l'area che li ospita, come
abbiamo potuto vedere con il GRAVE INCIDENTE DI POCHI GIORNI FA A
CASTELLEONE”.
Dati alla mano, il cremasco, così come tutta la provincia di Cremona,
risulta fortemente compromessa sotto un profilo di salute sanitario e
ambientale: “La posizione geografica, le caratteristiche del bacino
Padano, le attività produttive, il traffico veicolare, la zootecnia, il
riscaldamento domestico - spiega Degli Angeli - sono tutti elementi che
creano un mix decisamente impattante per il territorio”.
LA CITTÀ DI CREMA (Dati forniti dall’Ats Valpadana con tasso
standardizzato per 1.000 abitanti), tra il 2015 e il 2019 HA REGISTRATO
2.313 OSPEDALIZZAZIONI A CAUSA DI MALATTIE ALL’APPARATO RESPIRATORIO.
Il numero cresce in modo esponenziale, facendo riferimento all’intero
distretto cremasco: i ricoveri salgono a 9.882. Discorso analogo va
fatto per la mortalità dovuta a malattie respiratorie. CREMA registra
141 DECESSI, mentre il DISTRETTO CREMASCO ne registra 534. I TUMORI AI
POLMONI sono 570 per il comune di CREMA, mentre sono 2.576 per tutto il
DISTRETTO.
La provincia di Cremona detiene il RECORD DI PRESENZA DI NUOVI IMPIANTI
SUL TERRITORIO. “Ecco perché servirebbe - asserisce Degli Angeli -
una vera PIANIFICAZIONE E PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE orientata
all'ECONOMIA CIRCOLARE funzionale alle ATTIVITÀ AGRICOLE e
all’AUTOCONSUMO e non mirata al solo scopo di investimento finanziario
per vendita del surplus energetico generato e fondato su conferimenti
non autoctoni. “Per questo motivo - conclude - ho voluto scrivere ai
sindaci del territorio: prima di tutto perché RITENGO SIA NECESSARIO
LAVORARE SU AUTORIZZAZIONI SEVERE nei VINCOLI AMBIENTALI E SANITARI,
nonché sull’INTENSIFICAZIONE DEI CONTROLLI. In secondo luogo perché
ritengo che solo attraverso la COSTITUZIONE DI UNA RETE INTERCOMUNALE
sarà possibile valutare le numerose RICHIESTE DI NUOVI IMPIANTI,
comprendere gli IMPATTI CUMULATIVI a livello di tutto l’areale
cremasco e PORRE quindi LA SALUTE UMANA E “AMBIENTALE” AL PRIMO
POSTO”.
IMPIANTI BIOGAS E BIOMETANO, DEGLI ANGELI SCRIVE AI SINDACI DEL CREMASCO
IMPIANTI BIOGAS E BIOMETANO, DEGLI ANGELI SCRIVE AI SINDACI DEL CREMASCO: “NECESSARIA PROGRAMMAZIONE SU BASE TERRITORIALE. TRASPARENZA E CONDIVISIONE CON CITTADINANZA E VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI CUMULATIVI SULLE NUOVE AUTORIZZAZIONI”
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