Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 01.01

Innovazione nella chirurgia protesica di anca e di ginocchio

le protesi di nuova generazione ormai sono una realtà e danno dei significativi vantaggi rispetto agli interventi standard che si eseguivano fino a qualche anno fa

| Scritto da Redazione
Innovazione nella chirurgia protesica di anca e di ginocchio

L'artrosi del ginocchio e dell'anca sono causa di un dolore molto intenso e di deformità: questi due problemi rappresentano, per chi ne è affetto, una grave limitazione, al punto che il paziente cammina sempre di meno, si chiude in casa, sino all'annullamento della propria vita. L'artrosi è una malattia che colpisce, uomini e donne, generalmente il 50 % della popolazione al di sopra dei 65-70 anni. Sono in aumento, inoltre, i soggetti che, a causa di una condotta sportiva intensa, si ritrovano in questa situazione di degenerazione in età più giovanile, tra i 55 e i 65 anni, più frequentemente tra i maschi. La risoluzione della problematica è impossibile se non si interviene chirurgicamente, ma la scienza ha ottenuto notevoli progressi, che oggigiorno permettono un recupero totale.

Nel campo del ginocchio è possibili intervenire con delle soluzioni estremamente innovative e micro invasive: 

-La protesi monocompartimentale di ginocchio, è un intervento in cui si riveste solo una parte del ginocchio, conservando integralmente il resto dell'articolazione. Partendo l'artrosi per lo più da un solo comparto del ginocchio, è frequente, se presa in tempo, la possibilità di installare questo tipo di impianto (siamo intorno al 70%). A seconda del comparto sostituito impianteremo:

• una protesi monocompartimentale mediale (comparto mediale)

• una protesi monocompartimentale laterale (comparto laterale)

• una protesi monocompartimentale femoro rotulea (comparto femoro rotuleo).

-Se non è possibile impiantare una protesi monocompartimentale, impianteremo una protesi totale di ginocchio, ma anche in questo caso, con le ultime innovazioni, tremo in grado di ottenere un impianto mini invasivo.

A seconda dei casi adesso è possibile risparmiare con la protesi sia il legamento crociato anteriore che quello posteriore, in modo da conservare la propriocettività del ginocchio.

Nella protesi di anca il concetto di mini invasività prevede l'inserimento di una protesi di ultima generazione, attraverso una minima incisione cutanea ed un assente o minimo sacrificio delle strutture muscolari e capsulo-legamentose. Tale concetto può essere inoltre esteso anche ad un minore sacrificio di tessuto osseo (minore resezione della testa femorale, o semplice suo rivestimento - protesi a conservazione del collo femorale, protesi di rivestimento della testa femorale e protesi di limitate dimensioni) 

Tutti gli impianti inoltre verranno effettuati con una via di accesso modificata, che permette un risparmio tessutale e una minore traumatici sull'articolazione.

La qualità dei risultati dipende chiaramente dalla precisione del chirurgo ma i dati riferiscono che utilizzando queste nuove tecniche e nuovi impianti, la media dei risultati e la percentuale di soddisfazione dei pazienti si è innalzata di molto rispetto agli impianti standard effettuati con tecnica classica.

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