Sabato, 27 aprile 2024 - ore 06.53

L’agenda UE per un multilateralismo del secolo XXI

| Scritto da Redazione
L’agenda UE per un multilateralismo del secolo XXI

La Commissione europea e l’Alto rappresentante hanno presentato ieri una nuova strategia per rafforzare il contributo dell’UE al multilateralismo basato su regole. La comunicazione congiunta illustra le aspettative e le ambizioni dell’UE nei confronti del sistema multilaterale. La proposta suggerisce di far leva su tutti gli strumenti a disposizione dell’UE, compreso l’ampio sostegno politico, diplomatico e finanziario, per promuovere la pace e la sicurezza mondiali, difendere i diritti umani e il diritto internazionale, promuovere soluzioni multilaterali alle sfide globali.

Josep Borrell, Alto rappresentante dell’Unione per gli Affari esteri e la politica di sicurezza/Vicepresidente per un’Europa più forte nel mondo, ha dichiarato: “Il multilateralismo è importante perché funziona. Ma non possiamo essere “multilateralisti” da soli. In tempi di crescente scetticismo dobbiamo dimostrare i vantaggi e la rilevanza del sistema multilaterale. Costruiremo partenariati più forti, diversificati e inclusivi per guidare l’ammodernamento ed elaborare risposte globali alle sfide del XXI secolo, alcune delle quali minacciano l’esistenza stessa dell’umanità.”

Jutta Urpilainen, Commissaria per i Partenariati internazionali, ha dichiarato: “L’UE è stata e continuerà ad essere l’alleata migliore del multilateralismo e delle rispettive istituzioni. Tuttavia il più complesso contesto globale ci esorta ad essere più uniti, coerenti, concentrati e a sfruttare meglio la forza collettiva del Team Europa. La nuova strategia, che sarà sostenuta da azioni specifiche, illustra l’ambizione e il forte impegno a rinnovare il multilateralismo inclusivo.”

Definire e difendere le priorità e i valori dell’UE nel sistema multilaterale

Le sfide del XXI secolo richiedono più governance multilaterale, non meno, e più cooperazione internazionale basata su regole. L’UE ha definito priorità strategiche chiare su questioni che nessun paese può affrontare da solo: pace e sicurezza, diritti umani e stato di diritto, sviluppo sostenibile, salute pubblica, clima. Deve ora portare avanti queste priorità a livello multilaterale con un approccio strategico volto ad assicurare un mondo più sicuro e una ripresa globale sostenibile e inclusiva.

L’UE deve rafforzare il proprio ruolo di guida e agire all’unisono per riuscire all’unisono. Promuoverà quindi meccanismi di coordinamento più efficienti per le priorità comuni e farà un uso migliore della propria forza collettiva, anche sulla base dell’approccio Team Europa. La forza normativa democratica dell’UE, unica nel suo genere, è uno dei mezzi per concorrere a costruire un mondo migliore, mentre le strutture di sicurezza e difesa di cui l’Unione dispone contribuiscono agli sforzi globali volti a mantenere, sostenere e costruire la pace e la sicurezza internazionali.

Ammodernare il sistema multilaterale

Per far sì che il sistema multilaterale globale sia “adatto allo scopo” nell’affrontare le sfide odierne, l’UE continuerà a sostenere le iniziative di riforma del Segretario generale delle Nazioni Unite. Promuoverà l’ammodernamento di istituzioni fondamentali come l’Organizzazione mondiale della sanità e l’Organizzazione mondiale del commercio. Sarà inoltre una forza trainante nell’elaborare nuove norme globali e creare piattaforme di cooperazione in settori quali la fiscalità, la sfera digitale, l’intelligenza artificiale.

Un’Europa più forte grazie al partenariato

Per cambiare il panorama multilaterale abbiamo bisogno di una nuova generazione di partenariati. L’UE costruirà nuove alleanze con i paesi terzi, rafforzerà la cooperazione con le organizzazioni multilaterali e regionali e con vari portatori di interessi, in particolare quelli che ne condividono i valori democratici, e con gli altri cercherà di volta in volta un terreno comune. Aiuterà i paesi partner a partecipare più efficacemente al sistema multilaterale e darà sistematicamente seguito agli impegni bilaterali con i partner per portare avanti gli obiettivi multilaterali. L’UE intende costruire un multilateralismo più inclusivo. È importante coinvolgere anche la società civile, il settore privato, le parti sociali e gli altri portatori di interessi.

Prossime tappe

La Commissione e l’Alto rappresentante invitano il Parlamento europeo e il Consiglio ad approvare l’approccio e a collaborare sulle priorità indicate.

Contesto

Per riuscire a rispondere adeguatamente alle crisi, minacce e sfide del mondo la comunità internazionale ha bisogno di un sistema multilaterale efficiente, basato su regole e valori universali. L’ONU resta al centro del sistema multilaterale. L’UE e gli Stati membri sono i maggiori donatori finanziari al sistema delle Nazioni Unite, alle istituzioni di Bretton Woods e a molti altri consessi internazionali: da loro proviene quasi un quarto di tutti i contributi finanziari ai fondi e ai programmi delle Nazioni Unite; gli Stati membri dell’UE forniscono anche quasi un quarto del bilancio ordinario delle Nazioni Unite. Nel Fondo monetario internazionale e nella Banca mondiale gli Stati membri dell’UE detengono oltre un quarto dei diritti di voto; quasi un terzo dei contributi finanziari provengono dall’UE e dagli Stati membri.

L’UE lavora a stretto contatto con altre organizzazioni e soggetti internazionali e al loro interno, quali l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economici, l’Organizzazione mondiale del commercio, il Consiglio d’Europa, l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa e l’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico.

Infine l’UE intende allacciare una cooperazione più stretta con altri raggruppamenti regionali e multinazionali quali l’Unione africana, l’Organizzazione degli Stati dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico, l’Associazione delle nazioni del Sud-Est asiatico o la Comunità degli Stati latinoamericani e caraibici per affrontare le sfide comuni e collaborare a livello internazionale.

(Fonte Commissione europea)

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