Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 07.18

La lettera di Equivita alla Grünenthal: "

| Scritto da Redazione
La lettera di Equivita alla Grünenthal:

“Gentile dott. Harald Stock, Gentile dott. Thilo Stadler,

abbiamo deciso di scrivervi nel momento in cui la Chemie Grünenthal ha espresso parole di grande rilievo sulla drammatica vicenda di 50 anni fa riguardante il Talidomide. In modo particolare abbiamo apprezzato le seguenti parole del dott. Harald Stock, direttore generale della Grünenthal, riportate dai media:

Il talidomide fa parte della nostra storia (…) abbiamo una responsabilità e l’affronteremo apertamente”.

Facendo affidamento nelle buone intenzioni che animano queste parole, ci permettiamo di esporvi una nostra riflessione, e poi una nostra grande speranza.

 

E’ ormai un fatto accertato che la causa del disastro procurato dal Talidomide sia stata la fiducia riposta dalle industrie farmaceutiche, dalle autorità sanitarie e da molti scienziati, nel modello animale per la ricerca biomedica. Lo dimostrano le testimonianze del processo che vide coinvolta la Grünenthal e che rivelò che essa aveva eseguito attentamente tutti i test di tossicità prescritti per la commercializzazione del farmaco (per tre anni, secondo il “Time” 23.02.1962).

 

A nostro parere, fu stupefacente e molto grave che dopo la tragedia non fosse stato messo in discussione, proprio ciò che, secondo la testimonianza di importanti scienziati, ne era stata la causa: la valutazione di tossicità basata sul modello animale. Come ben sapete, un effetto teratogeno simile a quello umano si riscontrò soltanto dopo anni, insistendo sulla sperimentazione su centinaia di specie animali, e in pochissimi esemplari (sottoposti a dosi sproporzionate del farmaco). 
Il drammatico evento ci aveva dunque dimostrato ciò che molti scienziati andavano affermando da lungo tempo: una specie animale non può servire da modello ad un’altra specie; può essere modello soltanto di se stessa.

Ma, anziché prendere coscienza della necessità di potenziare altri metodi d’indagine, si decise di intensificare la sperimentazione animale, aggiungendo alle altre prove quelle di teratogenesi.

 

L’Europa ha oggi un’opportunità straordinaria per quanto riguarda l’avanzamento della tossicologia: quella di partecipare alla “svolta epocale” annunciata dal Consiglio Nazionale delle Ricerche USA nel documento “Tossicologia del XXI secolo: una visione e una strategia” (2007). Secondo questo documento l’adozione di un nuovo paradigma nella ricerca biomedica non solo è necessaria, ma segnerà, nella storia della scienza, un evento paragonabile a quelli che furono determinati dalla scoperta della penicillina, quella del DNA, dall’avvento del computer, ecc..

Il passaggio dalla sperimentazione animale alle straordinarie nuove tecnologie è già stato avviato dal governo degli Stati Uniti con un programma quinquennale di tossicologia cellulare, portato avanti dalle principali agenzie di controllo nazionali, come il FDA, l’EPA, il NIEHS* e altre, che ha lasciato l’Europa nelle retrovie del progresso. Le risposte che si ottengono con i metodi sostitutivi sono di gran lunga più esaustive, affidabili, rapide ed economiche. Utilizzano dati riferibili alla specie umana in luogo dei dati ottenuti su animali.

I metodi sostitutivi, come ad esempio la tossicogenomica (che consente di osservare il modo in cui una sostanza altera la funzione dei geni nella cellula umana, la risposta biologica e le reazioni che ne conseguono) sono i soli che oggi possano far fronte alla tutela della salute umana e dell’ambiente.

 

La nostra speranza:

 

Anche la Chemie Grünenthal ha un’opportunità straordinaria: quella di trasformare in una data positiva il 50esimo anniversario del drammatico evento che la coinvolse.

La nostra speranza è che la Chemie Grünenthal, voglia - 50 anni dopo - puntare sul suo riscatto e accolga questo nostro suggerimento: proporsi come capofila in Europa del nuovo pensiero scientifico, del rinnovamento culturale da tutti auspicato: quel rinnovamento che ci porterà al superamento della sperimentazione animale e - infine - ad un importante sviluppo delle scienze biomediche.

 

La Chemie Grünenthal potrà soprattutto allontanare dal nostro futuro lo spettro delle catastrofi farmacologiche e fare in modo che le malattie iatrogene non siano più la 4° causa di morte nei paesi industrializzati.

 

Il Comitato Scientifico EQUIVITA ha, con queste parole, sollecitato un colloquio con i vertici della Grünenthal, per studiare con essi le eventuali modalità di attuazione del progetto.

 

Mi associo a tale inderogabile sollecito.

 

 

Equivita
Comitato Scientifico Antivivisezionista

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