L’imminente Sentenza della Corte di Cassazione fissata per il 30 luglio p.v. e le accuse pretestuose rivolte verso i Giudici sono solo l’ennesima (ma non l’ultima) dimostrazione del pericoloso momento che stiamo vivendo, intreccio perverso di politica e interessi di cui non si vede la fine.
Ovviamente non entriamo nel merito dei fatti citati, ma sottolineiamo come nel nostro Paese esista tuttora la drammatica necessità di Verità e Giustizia. Da anni. Da sempre.
Leonardo Sciascia diceva che l’Italia è un Paese senza memoria e verità, e credo che siamo un Paese incapace di ricordare il proprio passato e fare tesoro dell’esperienza trascorsa, senza radici e senza progetto, incapace di riappropriarsi del proprio passato.
Perché questo è un Paese senza verità, che dimentica i parlamentari condannati per Mafia che siedono ancora in Parlamento, e poi quelli collusi, i truffatori, i complici che votano Leggi ad personam e fanno gli interessi propri.
E’ un Paese ancora senza verità sulle stragi e i delitti politico-mafiosi e quindi un Paese senza passato non potrà mai crescere e diventare una Democrazia matura, perché è necessario coraggio per cercare la verità ad ogni costo.
L’Italia sta soffocando sotto il ricatto delle Mafie e della corruzione criminale e abbiamo bisogno di liberaci da questo ricatto che ci tiene in pugno, sempre più.
E per far questo è necessaria una Visione capace di immaginare le nuove frontiere che si possono aprire oltre la criminalità diffusa che ci avvinghia inesorabilmente
Ma l’Italia è un Paese senza responsabilità, perché non esiste nessun livello di responsabilità, né giudiziaria, né politica, né morale.
Siamo in un Paese senza Giustizia per le vittime e per i familiari delle vittime e che assicura impunità ai Potenti, che combattono la Giustizia anziché rispettarla e sottoporsi ad essa come tutti i cittadini.
Siamo un Paese senza Giustizia perché la giustizia è troppo lenta, e attendiamo da troppo tempo una giustizia per i cittadini in tempi ragionevoli.
Siamo quindi un Paese con la Democrazia a rischio e dobbiamo ricostruirla come fecero i nostri Padri Costituenti nel Dopoguerra, guardando ai valori costituzionali come i nostri punti cardinali sui quali fondare eguaglianza, giustizia, verità, solidarietà. Dobbiamo ricostruirla dalle macerie anche per onorare i morti e poter vedere un futuro nuovo e diverso, con più eguaglianza e democrazia.
E se non vogliamo che l’Italia resti soltanto il Paese degli scandali, costruiamo un Italia Libera dal ricatto dei poteri criminali di ogni specie, ripristinando il binomio Verità e Giustizia, e doniamo ai nostri figli una Vera Democrazia, come fecero con noi i Padri Costituenti.
Damiano Stefano Volante