Signor direttore, mentre non si conosce ancora il destino della Polizia provinciale giunge di questi tempi anche la notizia della soppressione del Corpo Forestale dello Stato e il suo inglobamento nella Polizia di Stato. La Forestale è l’unica Polizia specializzata in reati ambientali e questo storico Corpo che esiste da circa duecento anni si è sempre occupato dell’ambiente, della natura, degli animali, delle foreste e della biodiversità. In anni più recenti notevole è stato anche il suo ruolo nel contrastare le eco-mafie, nel prevenire disastri ambientali, nella lotta al bracconaggio come alle contraffazioni agro-alimentari e nel fronteggiare ovunque illegalità e inquinamenti come ad esempio la grave contaminazione dei suoli agricoli nella Terra dei Fuochi.
La Forestale conta circa 8.000 agenti ed è una Polizia a tutti gli effetti che non va confusa con i Forestali in carico alle Regioni cioè con quegli operai assunti stagionalmente per interventi come la prevenzione degli incendi dei boschi e la manutenzione del territorio. La notizia dello smembramento di questo storico Corpo ha suscitato preoccupazione in tutte le Associazioni ambientaliste ed è stata fortissima la presa di posizione del WWF, di Legambiente, della Lav, della Lipu e di tante altre associazioni impegnate a difesa dell’ambiente che invitano il Governo ad abbandonare il progetto di smembramento di un Corpo che deve mantenere compiti e specializzazioni ambientali che non possono essere diluiti in generiche incombenze di ordine pubblico. Risulta infine controproducente il fatto che, proprio nel momento in cui il Parlamento si accinge a varare norme che introducono i delitti ambientali nel codice penale, il Governo decida di smantellare uno dei principali strumenti di contrasto degli eco-reati. L’Italia ha bisogno del Corpo Forestale dello Stato, così come ne ha bisogno la Lombardia e ancor di più la provincia di Cremona il cui suolo è ancora tra i più fertili d’Europa. Un suolo che non vogliamo per nessun motivo che, a causa del venir meno di controlli adeguati un domani finisca per essere contaminato da interramenti illegali di sostanze inquinanti.
Andrea Ladina (presidente della Federazione provinciale dei Verdi di Cremona)