Martedì, 16 aprile 2024 - ore 13.22

La Stazione Spaziale Internazionale perde aria, ma tutto è sotto controllo

La ISS, Stazione Spaziale Internazionale, perde aria. Ecco perché non c'è da preoccuparsi.

| Scritto da Redazione
La Stazione Spaziale Internazionale perde aria, ma tutto è sotto controllo

La notizia è che la Stazione Spaziale Internazionale, la ISS, perde aria. Ma la bella notizia è che non è un problema, non c'è nulla da temere, perché la situazione, in quella che potrebbe in realtà sembrare una fake news, è totalmente sotto controllo.

L'International Space Station ospita al momento un astronauta, Chris Cassidy, e due cosmonauti, Ivan Vagner e Anatoly Ivanishin, che partecipano alla Missione Expedition 63. Per evitare che potessero avere problemi, nei giorni scorsi hanno "soggiornato" nel modulo di servizio Zvezda, perché nella parte statunitense ci sarebbero problemi di perdite d'aria.

La Nasa è dovuta intervenire, anche perché pare non sia la prima volta che accada. La Stazione Spaziale Internazionale è assolutamente a tenuta stagna. Piccole perdite d'aria sono assolutamente fisiologiche e controllate. Oltre che previste dai protocolli di sicurezza ben noti agli astronauti che soggiorno a bordo di questo colosso dell'alta tecnologia. La prima volta che è stata divulgata una notizia del genere era il mese di settembre 2019. E da allora a oggi altre perdite d'aria sono state individuate.

Ogni giorno, la cabina perde una piccola quantità di aria, monitorata attentamente per mantenere una pressione atmosferica vivibile e per identificare le perdite.

Ovviamente gli esperti stanno cercando di capire cosa succede a bordo. Anche se l'equipaggio non è assolutamente a rischio. Si dovranno isolare i diversi settori per capire dove sia il problema. Le perdite sono molto piccole, ma proprio per le loro dimensioni microscopiche è molto difficile individuarne l'ubicazione. La velocità del tasso di perdite è aumentata, per questo ora l'agenzia spaciale ci vuole vedere chiaro e trovare la fonte di questo piccolo disguido che potrebbe rallentare i lavori a bordo.

Gli specialisti statunitensi e russi prevedono che i risultati preliminari dovrebbero essere disponibili per la revisione entro la fine della prossima settimana.

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