Sabato, 27 aprile 2024 - ore 20.01

La storia della sfrattato Massimo Guidetti che vive in un garage è una vergogna per Cremona

Non conosciamo nei dettagli la vicenda ma il solo fatto che uno sfrattato sia costretto a vivere in un garage è davvero un vergogna. Speriamo che chi di dovere si faccia vivo (red/welcr/gcst)

| Scritto da Redazione
La storia della sfrattato Massimo Guidetti che vive in un garage è una vergogna per Cremona

Di seguito il comunicato del Comitato Antisfratto Crremona .La storia di Massimo Guidetti che abbiamo appreso dal quotidiano locale ci riempie di rabbia. Tante, troppe, sono le persone che ogni anno vengono sfrattate senza che vengano proposte soluzioni concrete da parte del Comune. Il signor Guidetti ha avuto il coraggio di denunciare la propria situazione, a testa alta e con dignità, finendo nelle prime pagine della cronaca cittadina: purtroppo sono molte le persone che si trovano nelle sue stesse condizioni ma che, scoraggiate dalla totale indifferenza di istituzioni e concittadini, rimangono nell’ombra soccombendo sole al peso della crisi.

Sin dalla nascita del Comitato Antisfratto ribadiamo il fatto che a fronte di centinaia di alloggi sfitti in città sia  intollerabile permettere che individui o addirittura interi nuclei familiari vivano in macchina, nei garage o per strada: la povertà non è una colpa né tantomeno una vergogna per chi è costretto a subirla. La povertà al contrario è una colpa gravissima e soprattutto una vergogna per chi, forte della sua legalità, prosegue imperterrito nell'alimentarla a solo scopo di lucro: parliamo di Aler, che non si fa problemi a sfrattare gli indigenti e a creare speculazione sugli alloggi sfitti; parliamo delle istituzioni cittadine, che trattano gli sfratti come problemi di ordine pubblico e pensano di risolvere le disastrose condizioni dei quartieri popolari istituendo dei tutor di condominio; parliamo della giunta regionale che, in linea con il decreto Lupi, affronta la questione abitativa non con l’intenzione di risolverla, ma di trasformarla in una ghiotta opportunità di guadagno privatizzando l'edilizia residenziale pubblica.

Lo scorso mese abbiamo ufficialmente superato la soglia dei 100 picchetti antisfratto e solo nel prossimo mese dimarzo saremo impegnati in diversi altri momenti di resistenza per impedire che altri sfratti vengano eseguiti, consapevoli che di fronte all’immobilità delle istituzioni solo auto-organizzandoci potremo ottenere ciò che ci spetta: un tetto per tutti e tutte. Esprimiamo solidarietà a Massimo e a tutte le altre persone che, seppur con diverse sfaccettature, vivono la stessa drammatica situazione.Non c’è vergogna nel resistere agli sfratti, non abbiamo paura di farlo. Non sei solo, ricordalo.

Comitato Antisfratto Crremona 

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