Venerdì, 19 aprile 2024 - ore 15.15

Lampedusa, il sindaco Martello dichiara stato di emergenza

Oltre mille persone nell’hotspot che dovrebbe ospitare al massimo 200.

| Scritto da Redazione
Lampedusa, il sindaco Martello dichiara stato di emergenza

A Lampedusa gli sbarchi continuano senza sosta e l’hotspot ormai non ne può accogliere altri, visto che ne contiene oltre mille quando in realtà dovrebbe ospitarne al massimo 200. Oggi il sindaco Totò Martello ha annunciato:

“La situazione è insostenibile. Abbiamo chiesto una nave al governo ma non ha voluto darcela. Ho dichiarato lo stato di emergenza”

Ieri il sindaco Martello si era fatto sentire anche per le critiche rivolte a Matteo Salvini:
“Salvini è venuto ieri qui a dire che quando tornerà al governo i porti di Lampedusa saranno di nuovo chiusi ai migranti. Una bugia, perché la Lega al Governo c’è stata già e i porti sull’isola sono rimasti sempre aperti”

Salvini infatti due giorni fa è stato a Lampedusa dove ha fatto selfie e bagni di folla ed è stato anche all’hotspot di via Imbriacola, condividendo poi il tutto sui social dicendo che “questa non è immigrazione, è caos”. Ma Martello fa notare:

“Da ministro dell’Interno non è mai stato qui, nonostante i ripetuti inviti. Gli ho scritto diverse lettere senza ricevere nessuna risposta, né formale né informale, l’ho invitato ma non è venuto. Che scopra ora qual è la situazione qui la dice lunga... mi sembra un po’ un paradosso, quanto meno poco credibile”

Martello da giorni chiede un “potenziamento dei trasferimenti per svuotare con più velocità la struttura”, una nave di supporto perché con centinaia di migranti in arrivo ogni giorno il solo traghetto per Porto Empedocle non basta. Il sindaco ha anche detto:

“Potremmo dire che il sistema sta collassando se non venisse garantita la sicurezza sanitaria, se gli ospiti scappassero e si riversassero in paese. L’emergenza c’è perché abbiamo decine di sbarchi al giorno, senza considerare poi le carrette del mare lasciate alla deriva e quelle ammassate al molo Favarolo”

Poi, sempre in polemica con i leghisti, ha sottolineato:

“Una cosa è riconoscere l’emergenza altro dire che c’è lo stato di guerra o l’invasione dei migranti”

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