Caro direttore l’Italia è allo sbando, sono vent’anni che siamo in balia a un personaggio che ha fondato un partito e che crede di essere il salvatore della patria, dopo prescrizioni, è arrivata una condanna definitiva, ma il salvatore non ne vuole sapere di mollare lo scranno in Senato, e suoi galoppini lo difendono in tutte le sedi istituzionali e soprattutto nei talk show, dove impazzano le sue amazzoni convertite al misticismo del capo. Sono mesi che il Pdl minaccia di uscire dal governo con le dimissioni dei suoi ministri e dal parlamento, la strategia è molto semplice spaventare i mercati e gli Italiani fingendo di uscire in massa dal parlamento, ma lo scopo è semplicemente quello di garantire per il salvatore, della patria, che il quattro ottobre la giunta rinvii la votazione, inviando gli atti della difesa, alla cassazione per sapere se una legge penale può essere retroattiva, e quindi guadagnare almeno un anno di tempo. Se invece la giunta deciderà per la decadenza, affidarsi al voto segreto e tramite la solita tattica Italica, per impallinare chi vuole fare decadere Silvio, [meno male che Silvio c’è] vedi i centoventi deputati del PD che acclamarono Prodi per la presidenza dello stato e poi nel segreto dell’urna lo affossarono miseramente .
Elia Sciacca
2013-09-29
