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Lodi .Crescita lievissima nel breve periodo

| Scritto da Redazione
Lodi .Crescita lievissima nel breve periodo

Lodi .Crescita lievissima nel breve periodo: in salita commercio, alloggio e ristorazione.
Criticità per le costruzioni e le attività manifatturiere e immobiliari
Anche il secondo trimestre del 20123 conferma la gravità della crisi in atto, testimoniato dalla demografia delle imprese lodigiane sostanzialmente senza crescita. Il confronto di breve periodo mette sì in luce un lieve incremento, con 8 posizioni in più (+0,05%) che portano il numero delle imprese attive locali a 15.592, ma il confronto tendenziale registra al contrario una perdita di 325 posizioni (-2,04%).

Il confronto tendenziale conferma la criticità per il settore delle costruzioni (-242 unità, pari a -6,60%), seguito dalle Attività manifatturiere (-71 unità, pari a -4,21%), dalle Attività immobiliari (-25 unità, pari a -2,43%) e dall’Agricoltura (-26, pari a -1,80).

Al contrario si evidenziano incrementi in corrispondenza del Commercio (+68 unità, pari a +1,87%), delle Attività di servizi alloggio e ristorazione (+36, pari a +3,79%).

Per quanto riguarda le forme giuridiche le Imprese individuali registrano il dato peggiore (-196, pari a -2,04%). Nel breve periodo si osservano invece incrementi per le Società di capitale (+10, pari a +0,38%) e le imprese individuali (+18, pari a +0,19%).

L’analisi dei flussi annuali di Iscrizioni e Cessazioni, considerando sia imprese attive che non attive, evidenzia un saldo totale positivo di 76 unità.

I dati di Lodi sono abbastanza in linea con quelli regionali. Anche per le altre province lombarde le variazioni congiunturali assumono segno positivo con il valore più elevato registrato a Mantova (+0,48%). Solo il -1,18% di Monza-Brianza contrasta con il panorama regionale. Per contro, le variazioni tendenziali rimangono all’insegna della negatività con il valore peggiore messo a segno da Sondrio (-3,20%). In controtendenza Milano: +0,29%.

Dall’analisi particolare delle imprese artigiane (5.782 in tutto) si evince un calo congiunturale pari a -0,12% (7 posizioni in meno), tendenziale pari a -4,29% (-259 unità) e un tasso di crescita trimestrale con segno sfavorevole (-0,09%). A livello settoriale si conferma quanto sopra riportato, con il calo delle Costruzioni (-187 posizioni) e del

Manifatturiero (-47).

“Il Paese potrà uscire dalla crisi se implementerà una politica di sostegno alle imprese, perché è solo dalle imprese che viene il lavoro e quindi la ripresa dei consumi. Il tessuto produttivo locale è in forte sofferenza ormai da tempo, la caduta degli investimenti stanno frenando le possibilità di ripresa del mercato e gli effetti depressivi dell’oppressione fiscale, cito ad esempio cosa sta avvenendo con la Tares, metterà ulteriormente in ginocchio soprattutto le piccole e micro imprese, già fortemente penalizzate dalla crisi. Serve al contrario implementare un sistema di defiscalizzazione per ridare fiducia e risorse alle imprese”, commenta Alessandro Zucchetti, Presidente della Camera di Commercio di Lodi.

Camera di Commercio di Lodi
Ufficio Stampa

2013-07-22

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