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Lombardia, piccoli comuni in assemblea

| Scritto da Redazione
Lombardia, piccoli comuni in assemblea

PICCOLI COMUNI LOMBARDI IN ASSEMBLEA A ORSENIGO: AUTONOMIA E ADEGUATEZZA, UNIONE POSSIBILE
Sindaci da tutte le province della regione si sono dati appuntamento a Orsenigo (CO) il 28 maggio per la II Assemblea regionale dei piccoli comuni lombardi.
In Lombardia i piccoli Comuni (con meno di 5000 abitanti) sono 1091 su 1544, il 70,6%, con una popolazione di 2,2 milioni di abitanti, il 21,9% del totale. La Lombardia è la regione italiana con il maggior numero di piccoli comuni.

"Siamo la storia e il presente del nostro territorio - spiega Ivana Cavazzini, Presidente del Dipartimento Piccoli Comuni di ANCI Lombardia.-  Per noi questo è un momento cruciale, vogliamo mantenere la nostra autonomia, minacciata nei fatti dai continui tagli ai comuni, e insieme vogliamo continuare a offrire ai cittadini servizi adeguati, al livello di quelli dei Comuni maggiori".

Una possibile soluzione a questa dicotomia è rappresentata dalle gestioni associate, che la legge 122/2010 rende obbligatorie per i piccoli Comuni. A oggi però non è ancora stato pubblicato il decreto che avrebbe dovuto regolamentare quest'obbligo, e questo contribuisce ad alimentare l'incertezza dei sindaci.

"Ogni Comune deve poter decidere in autonomia a quale forma aggregativa aderire - prosegue Cavazzini - tra quelle che la legge consente: convenzione o unione. Riteniamo che l'unione sia uno strumento funzionale che ha dimostrato negli anni di garantire stabilità, durata e buona governance nella gestione associata di servizi".

Le unioni di Comuni lombarde sono già 56, formate da 202 Comuni. Vi risiedono oltre 320mila abitanti. I fondi statali per incentivare le unioni lombarde sono passati da 7,5 milioni (2003) ai 4,7 milioni (2010), quelli regionali da 8 milioni (2008) a 6,5 milioni (2010). L'assessore regionale alla semplificazione e digitalizzazione Carlo Maccari, presente all'assemblea, ha lanciato la proposta di un tavolo di lavoro per definire entro il 2011 una legge regionale di sintesi che stabilisca gli ambiti ottimali per le gestioni associate e le risorse da per incentivarle.

"Accettiamo l'offerta della Regione e rilanciamo, chiedendo coerenza nel favorire la gestione associata attraverso incentivi stabili e sufficienti, attraverso una reale opera di semplificazione normativa e una risoluzione delle incongruenze tra legislazione regionale e statale, con un'incentivazione alle unioni sottoforma di maggiore punteggio nei bandi regionali per le Unioni di Comuni. Al Governo - conclude Cavazzini - chiediamo una legislazione differenziata che semplifichi la vita ai Piccoli Comuni e una riforma realmente condivisa della Carta delle autonomie locali".

Ufficio Stampa
348.2393691
Milano, 28 maggio 2011.

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