E’ un errore inammissibile, è il risultato delle nomine politiche in aziende di rilevanza strategica.
In Lombardia Informatica chi ha sbagliato grossolanamente, e penso ai vertici dell’azienda, si deve fare da parte: stiamo parlando della sicurezza di migliaia di persone. Se l’azienda tratta così dati sensibili generici come possiamo credere che i nostri dati sanitari, che hanno maggior valore, siano in mani sicure? Su questo andrà fatta una verifica in Regione. Abbiamo poi sollecitato il Garante della Privacy perché intervenga e verifichi: chi ha sbagliato deve essere cacciato da Lombardia Informatica. Stiamo valutando un esposto alla Procura perché valuti quali e quante falle nel sistema ci sono. Chi ha messo a rischio i lombardi deve pagare”, così Dario Violi, consigliere regionale del M5S Lombardia, sul buco nella rete di Lombardia Informatica che ha reso accessibili a chiunque i dati personali dei lombardi.