MAGNETI MARELLI - FIAT CONDANNATA A RICONOSCERE I DIRITTI SINDACALI ALLA FIOM CGIL
Il Tribunale di Bologna ha dichiarato antisindacale il comportamento di Magneti Marelli (Gruppo FIAT) per aver rifiutato di riconoscere i rappresentanti sindacali della FIOM CGIL, intimando alla Società di accettare le nomine delle RSA e di riconoscere alla FIOM CGIL tutti i diritti all’attività sindacale previsti dallo Statuto dei Lavoratori.
Nonostante le “furbizie“ della FIAT, e il prematuro compiacimento di altre organizzazioni sindacali, il diritto democratico delle lavoratrici e dei lavoratori a scegliersi liberamente il proprio sindacato viene riconosciuto!
La FIOM CGIL ha depositato ricorsi nei vari Tribunali italiani contro tutte le società del Gruppo FIAT che pretendono di escludere dalla rappresentanza il primo sindacato in FIAT e tra i metalmeccanici.
Questa prima sentenza conferma che non può essere l’azienda a scegliersi i sindacati a cui assegnare l’esclusiva della rappresentanza e che, anche negli stabilimenti FIAT, valgono le leggi e la Costituzione democratica.
Il Segretario generale della Fiom-Cgil, Maurizio Landini
“Alla Magneti Marelli di Bologna, il Tribunale ha condannato la Fiat per comportamento antisindacale ed ha intimato all’Azienda di riconoscere alla Fiom-Cgil tutte le agibilità sindacali previste dallo Statuto dei Lavoratori, a partire dal riconoscimento delle Rsa.”
“È la quinta volta, in cinque diversi Tribunali, che nell’ultimo anno la Fiat viene condannata per comportamento antisindacale per atti e azioni contro la Fiom, i suoi iscritti e i suoi delegati.”
“Si dimostra che il nuovo contratto imposto dalla Fiat - più che per ragioni produttive, economiche e organizzative - ha l’obiettivo di escludere il sindacato più rappresentativo del settore e di limitare le libertà sindacali delle singole persone.”
“È il momento della responsabilità verso le lavoratrici, i lavoratori della Fiat e verso il Paese: la Fiat applichi in tutti i suoi stabilimenti lo Statuto dei Lavoratori, le leggi e i principi costituzionali; il Parlamento si esprima; il Governo convochi un incontro tra l’Azienda e le Organizzazioni sindacali per ottenere garanzie certe d’investimento di tutela occupazionale e produttiva per tutti gli stabilimenti del Gruppo Fiat.”
fonte. Fiom Cremona
2012-03-30