Giovedì, 25 aprile 2024 - ore 22.00

Mercato Lavoro e articolo18. Via libera del Governo

| Scritto da Redazione
Mercato Lavoro e articolo18. Via libera del Governo

Lavoro, via libera del governo al ddl. Il Consiglio dei ministri vara un disegno di legge con la formula "salvo intese". Confermata la modifica dell'art.18: niente reintegro ma solo indennizzo per i licenziamenti economici. Aspi estesa gli apprendisti
 
Non un decreto ma un disegno di legge. Dopo un confronto fiume con le parti sociali durato 60 giorni, il Consiglio dei ministri approva la riforma del lavoro con la formula "salvo intese". Tradotto, vuol dire che se nel percorso parlamentare emergeranno posizioni condivise, l'esecutivo potrà accettare qualche modifica.

È "una riforma lungamente attesa dal paese - si legge in una nota ufficiale di Palazzo Chigi  -, fortemente auspicata dall'Europa, e per questo discussa con le parti sociali con l'intento di realizzare un mercato del lavoro dinamico, flessibile e inclusivo, capace cioè di contribuire alla crescita e alla creazione di occupazione di qualità, di stimolare lo sviluppo e la competitività delle imprese, oltre che di tutelare l'occupazione e l'occupabilità dei cittadini".

Questo, dunque, il giudizio del governo. Che conferma la propria posizione sull'art.18. Per i licenziamenti per motivi economici "il datore di lavoro può essere condannato solo al pagamento di un'indennità". Particolare attenzione, è scritto, sarà "riservata all'intento di evitare abusi". Prevista l'introduzione di un rito procedurale abbreviato per le controversie in materia di licenziamenti che ridurrà ulteriormente i costi indiretti del licenziamento, precisa ancora il governo dopo il Cdm.

Quanto all'Aspi, l'assicurazione che andrà a sostituire la mobilità, "con la riforma si potenzia l'istituto dell'assicurazione contro la disoccupazione estendendone l'accesso ai più giovani, a coloro che sono da poco entrati nel mercato del lavoro e alle tipologie di impiego attualmente escluse, ad esempio quella degli apprendisti".


Proprio l'apprendistato, "inteso nelle sue varie formulazioni e platee, diviene il 'trampolino di lancio' verso la maturazione professionale dei lavoratori'. Una parte sulla quale il governo tiene a sottolineare che "tutte le parti coinvolte nella concertazione si sono trovate d'accordo".

Confermata la battaglia dell'esecutivo contro le dimissioni in bianco, con l'obiettivo di "perseguire l'equità di genere' e favorire l'occupazione femminile. Prevista "modalità semplificate e senza oneri per il datore di lavoro e il lavoratore' e anche "il rafforzamento con l'estensione sino a tre anni di età del bambino (oggi è fino a un anno) del regime della convalida delle dimissioni rese dalle lavoratrici madri'.

Nel comunicato di Palazzo Chigi si parla anche degli esodati. Le aziende potranno stipulare accordi con i sindacati maggiormente rappresentativi, finalizzati a incentivare l'esodo dei lavoratori anziani, che così crea "una cornice giuridica per gli esodi con costi a carico dei datori di lavoro".

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