Ogni anno nel mondo quasi 500 milioni di persone brindano con i vini Doc della Lombardia. Il dato emerge da un’analisi della Coldiretti regionale e della Coldiretti Brescia sulla diffusione delle bottiglie di qualità in Italia e all’estero. La stima è stata realizzata in occasione del forum “Made in Italy dopo Expo 2015” che si è tenuto oggi a Provaglio d’Iseo (Brescia) per fare il punto sul settore agricolo in Lombardia e in Italia e che ha visto la partecipazione del Presidente nazionale di Coldiretti Roberto Moncalvo, del Ministro dell’agricoltura Maurizio Martina, del Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, del Presidente di Coldiretti Lombardia e di Coldiretti Brescia Ettore Prandini, dell’Assessore regionale lombardo all’Agricoltura Gianni Fava, del Presidente dell’Associazione Industriali di Brescia Marco Bonometti e del medico nutrizionista Giorgio Calabrese.
In Lombardia – spiega la Coldiretti regionale – si producono in media più di un milione di ettolitri di vino di qualità grazie al lavoro di oltre 3 mila aziende di cui il 25% gestito da donne. Oltre a Brescia, le zone più vocate sono Pavia, Bergamo, Sondrio, Mantova, Milano e Lodi. Dalle analisi, emerge che il Bresciano, con oltre 4.900 ettari rappresenta quasi il 30% delle superfici vitate di qualità in Lombardia, con le bottiglie di Franciacorta, Lugana e Valtenesi che stanno allargando la loro presenza sui mercati esteri come Giappone, Germania, Svizzera, Gran Bretagna e Nord America.
“Solo in provincia di Brescia quasi il 90 per cento dei vigneti è Doc e Docg e vengono prodotte più di 35 milioni e mezzo di bottiglie di vino di alta qualità che rappresentano un’importante risorsa economica per il territorio provinciale e regionale, ma sono anche un potente mezzo per far conoscere il vero Made in Italy visto che raggiungono una platea di oltre 100 milioni di persone ogni anno in Italia e nel mondo” spiega Ettore Prandini, Presidente della Coldiretti Lombardia e della Coldiretti Brescia.
Il Franciacorta nel primo semestre del 2014 ha fatto registrare un incremento del 17,4% dell’export rispetto allo stesso periodo del 2013, con vendite, in Italia e all’estero, che sfiorano 5 milioni e 300 mila bottiglie all’anno. Il Lugana, che coinvolge una superficie di 1.300 ettari, esporta il 70% della produzione, di cui più della metà in Germania e il resto in Giappone, Stati Uniti, Inghilterra, Belgio e Olanda. Stessa destinazione nel nord Europa per il 20% dei vini “Valtenesi” del Garda.
“La vitivinicoltura lombarda, con 42 etichette a denominazione di origine, rappresenta una delle eccellenze della nostra agricoltura – spiega Ettore Prandini – Non a caso nel 2013 l’export dei vini lombardi ha registrato un incremento dell’11,6 per cento, rispetto a una media nazionale del 7,3 per cento”. Un settore così trainante che tra 2010 e 2014, all’Università Statale di Milano – spiega la Coldiretti Lombardia - le iscrizioni al corso di laurea di primo livello in “Viticoltura ed Enologia” hanno fatto registrare un boom del 38 per cento.