Si chiama Olli, è un minibus elettrico a guida autonoma realizzato assemblando parti stampate in 3D: un prodotto per la mobilità urbana sostenibile, innovativo dal punto di vista tecnologico, progettato ponendo particolare attenzione alle caratteristiche di accessibilità e rispettoso dell’ambiente.
Da oggi, a Torino, inizia la sua avventura (il testing su strada): un periodo di prova che durerà quattro mesi, durante i quali lo shuttle svolgerà servizio di trasporto all’interno di ITCILO, il campus torinese delle Nazioni Unite.
Portare la sperimentazione di Olli nel capoluogo piemontese, la prima del genere in Italia, è il risultato di un lavoro sinergico internazionale svolto in collaborazione tra Città di Torino, ITCILO, Reale Mutua e Local Motors e, al contempo, l’esito di una sfida tra città europee, il challenge internazionale di Local Motors, vinta lo scorso anno da Torino (insieme ad Amsterdam) per la selezione dei migliori contesti urbani di sperimentazione dello shuttle a guida autonoma.
A partire da oggi dunque, dipendenti e ospiti del campus ONU ITCILO potranno spostarsi utilizzando Olli e, fino al prossimo maggio, il mezzo a guida autonoma potrà essere così testato in condizioni di mobilità reali e simili a quelle di una strada cittadina.
“Dal 1964 il Centro Internazionale di Formazione (ITCILO) ha come missione costruire condizioni di lavoro dignitoso e di giustizia sociale per tutti”, il commento di Yanguo LIU, Direttore del Centro. “Il progetto Olli è un esempio di come il mondo del lavoro cambia ogni giorno sotto la spinta di fattori di innovazione tecnologica, sociale e ambientale e rappresenta quindi per noi un’eccellente opportunità per esplorare le dinamiche del “future of work”, il contesto in cui saremo chiamati a proseguire il nostro mandato”.
Soddisfatto il Ministro per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano: “far crescere l’innovazione, supportarla e rendere il nostro Paese un luogo attrattivo e competitivo nel campo delle nuove tecnologie è un passo essenziale nella nostra crescita e sviluppo. Oggi a Torino vediamo il raggiungimento di un importante traguardo che tante città stanno realizzando grazie alla collaborazione pubblico privata. Come Governo – sottolinea il ministro – ci stiamo impegnando a fondo affinché le nuove tecnologie possano essere utilizzate come reale supporto al cittadino. E sono certa che questo momento sia sempre più vicino”.
Per il sindaco Chiara Appendino “l’arrivo e l’avvio della sperimentazione di Olli segna un nuovo successo per la Torino che - attraverso un lavoro di squadra che coinvolge istituzioni pubbliche, sistema universitario e mondo delle imprese – ha creato le condizioni per proporsi a livello internazionale come attrezzato laboratorio urbano per il testing di soluzioni tecnologicamente innovative, con forte attrattività per le imprese, a elevato impatto sociale e, elemento tutt’altro che da sottovalutare, concepite con attenzione alla sostenibilità ambientale”.
Coinvolta nella sperimentazione anche l’Università di Torino. Come rimarcato dal rettore Stefano Geuna: “il nostro coinvolgimento nasce dalla priorità che vogliamo dare alla ricerca attraverso Centri interdisciplinari di innovazione come l’ICxT. Si tratta di centri focalizzati su temi fortemente interdisciplinari quali l’intelligenza artificiale, l’user experience, la mobilità del futuro. Siamo, per questo motivo, molto orgogliosi di poter dare una nuova opportunità di studio e di ricerca a docenti e studenti che verranno formati e coinvolti nel progetto OLLI. La ricerca è il motore di UniTo ed è, per il nostro Ateneo, strettamente connessa alla qualità della didattica”.
fonte aise