Giovedì, 12 dicembre 2024 - ore 11.26

No a Gheddafi, No alla guerra

| Scritto da Redazione
No a Gheddafi, No alla guerra

“Quando l’ipocrisia comincia a essere di pessima qualità, è ora di incominciare a dire la verità.”   Bertolt Brecht
Non siamo mai stati dalla parte del colonnello Gheddafi e, per il nostro modo di pensare, non lo saremo mai.
Ma non siamo mai stati né mai lo saremo dalla parte di chi, facendosi scudo con la propria ipocrisia, vuol far credere di avere a cuore la protezione della vita del popolo libico: meschini interessi economici per il dominio del petrolio mascherati da preoccupazione per i diritti umani.
La recente storia ci ha insegnato che coloro che oggi si ergono a portabandiera dei diritti dei popoli sono gli stessi che per anni hanno massacrato civili in tutto il mondo. Dal sostegno a tutte le dittature nell’America Latina agli eccidi perpetrati contro il popolo palestinese. Dai bombardamenti indiscriminati sulle città irakene alle stragi di innocenti civili in Afghanistan. E la lista potrebbe continuare.

Eppure, ad esempio, esistono risoluzioni delle Nazioni Unite che nessuno dei nostri governanti ha mai chiesto fossero rispettate: di condanna per l’occupazione dei territori palestinesi; di condanna (diciannove risoluzioni) per l’illegale blocco a Cuba; contro i paesi che ospitano o sostengono i terroristi. Per quale motivo?

Ai nostri governanti piace molto riempirsi la bocca con la parola pace. Ricordiamo loro che il primo passo per avere la pace nel mondo è quello della non-ingerenza nei fatti interni di una nazione e il secondo è quello di utilizzare i propri eserciti solo per difendere i confini nazionali, a meno che non vi sia una richiesta di aiuto da parte di un governo legittimo.

Segreteria Nazionale
Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba

fonte: il Circolo Hilda Guevara di Cremona

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