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Per Expo2015 non serve precarietà, ma legalità | On. F. Bordo (sel)

Rendere trasparenti gli appalti, deregolamentazione controlli porta a tangenti

| Scritto da Redazione
Per Expo2015 non serve precarietà, ma legalità | On. F. Bordo (sel)

La preparazione di Expo 2015, da risorsa per il nostro territorio, sta diventando un grave problema. Expo 2015 sarà una vetrina importantissima per la Lombardia e il Paese, per questo non possiamo permetterci altri passi falsi, dopo i recenti e clamorosi arresti.

Lo afferma il deputato lombardo di Sel Franco Bordo, capogruppo in commissione Agricoltura, commentando i recenti arresti disposti dalla Procura Milanese.

La deregolamentazione dei controlli antimafia, legata alla fretta di realizzare le grandi opere, prosegue il deputato di Sel Bordo, si dimostra un fortissimo rischio. Per questo motivo crediamo che i tempi stretti e le difficoltà derivanti dalla platea mondiale di Expo non possano assolutamente giustificare l'allentamento dei controlli che, anzi, devono essere maggiormente incentivati.

Per la realizzazione di Expo non c’è bisogno di accordi per rendere ancora più precarie le tutele e i contratti di chi ci lavora, ma di procedure e regole che rendano più trasparenti gli appalti e che si riveda la regola perdente dei massimi ribassi, così come l’abusata pratica della trattativa privata, che in Italia è più del doppio della media europea.

Chiediamo al Governo Renzi e a quello lombardo di lasciar perdere la precarietà e di concentrarsi sulla legalità, per far si che l’evento internazionale torni a crescere su sane fondamenta, conclude il deputato lombardo di Sel Franco Bordo.

Lo rende noto l’ufficio stampa nazionale di Sel

Roma maggio 2014

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