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Per la nuova PAC fondamentali le scelte dello Stato italiano

| Scritto da Redazione
Per la nuova PAC fondamentali le scelte dello Stato italiano

Mercoledì 20 novembre il Parlamento europeo, riunito in sessione plenaria, ha approvato a larga maggioranza la nuova Politica Agricola Comunitaria.
Un traguardo raggiunto “dopo tre anni di lavoro e dopo un negoziato lungo e faticoso” come ha dichiarato il presidente della Commissione Agricoltura dello stesso Parlamento Europeo Paolo De Castro, che ha sottolineato come il nuovo regime di codecisione adottato a livello comunitario non abbia rappresentato una complicazione dell’iter legislativo, ma, al contrario, un valore aggiunto in termini di democrazia e di capacità di sintesi tra le istanze espresse dai 28 Paesi membri dell’Unione europea.

De Castro ha inoltre assicurato un ulteriore forte impegno del Parlamento europeo e della Commissione Agricoltura nel vigilare sull’attività demandata alla Commissione di stesura dei regolamenti attuativi, affinché venga pienamente rispettato l’accordo politico raggiunto.

“Dobbiamo certamente dare atto all’onorevole De Castro, così come ai relatori dei diversi regolamenti che compongono la nuova PAC, del grande lavoro svolto” -  commenta il presidente di Confagricoltura Lombardia Antonio Boselli – “perché è certamente vero che i testi approvati dal Parlamento europeo apportano significativi miglioramenti rispetto alle proposte iniziali della Commissione da cui era partita la discussione”

“Ciò nonostante, la nuova Politica Agricola Comunitaria non ci soddisfa per molti aspetti. Il suo impianto delega però ai singoli Stati membri una serie rilevante di opzioni applicative che saranno fondamentali per determinare il reale impatto della riforma sul comparto  agricolo italiano” – prosegue Antonio Boselli – “È quindi necessario che il Governo italiano faccia scelte oculate, partendo dalla necessità di un utilizzo mirato delle risorse disponibili, anche in considerazione della loro netta diminuzione rispetto al precedente periodo di programmazione”

“La nostra Organizzazione, ancora una volta, ribadisce la sua totale disponibilità a collaborare fattivamente con le competenti istituzioni nazionali e regionali, affinché la nuova Politica Agricola Comunitaria trovi nel nostro Paese un’applicazione più rispondente alle reali necessità e alle esigenze delle aziende agricole”  conclude il presidente di Confagricoltura Lombardia.

2013-11-24

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