Giovedì, 18 aprile 2024 - ore 17.09

Pianeta Migranti Cremona . Diritto d’asilo e migrazioni: le dieci proposte di ASGI per invertire la rotta.

Asgi, Associazione Studi Giuridici sulle migrazioni, chiede una nuova fase di riforme in tema di immigrazione, asilo e cittadinanza.

| Scritto da Redazione
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Pianeta Migranti Cremona . Diritto d’asilo e migrazioni: le dieci proposte di ASGI per invertire la rotta.

Asgi, Associazione Studi Giuridici sulle migrazioni, chiede una nuova fase di riforme in tema di immigrazione, asilo e cittadinanza.

Si parte dall’annullamento del Memorandum Italia-Libia, fino al superamento dei decreto Sicurezza di Salvini che hanno prodotto una significativa involuzione della nostra democrazia, indebolita, in particolare, dall'attacco generalizzato ai diritti dei cittadini stranieri.

Asgi sostiene che “l’incapacità delle istituzioni pubbliche e della politica di comprendere la realtà migratoria che tocca l’Italia oramai da oltre 40 anni e l’irrazionale gestione del fenomeno hanno prodotto effetti devastanti nella società. In primo luogo, sulle persone straniere, legittimando un clima di ostilità sociale (se non di odio) utile esclusivamente a ristretti calcoli politici e che ha allontanato i cittadini stranieri dal quadro costituzionale che definisce la loro condizione. Pertanto, ritiene urgente un cambiamento di rotta da una simile gestione, e indica le dieci principali urgenze per nuove riforme legislative in materia di immigrazione, asilo e cittadinanza.

Asgi, al punto uno, chiede un immediato annullamento del Memorandum d'intesa con la Libia, firmato nel 2017 da Gentiloni e dal capo del governo di Tripoli Al Sarraj che ha permesso all’Italia di finanziare, equipaggiare e formare la guardia costiera libica al fine di bloccare gli stranieri in fuga verso l'Europa, rinchiudendoli nelle carceri libiche. Secondo Asgi, l'Italia non può delegare ad altri Paesi la gestione dei richiedenti asilo e, al secondo punto, chiede che vengano "immediatamente sospesi o annullati, gli accordi stipulati dall'Italia con la Libia, il Sudan, l'Egitto, la Turchia, la Tunisia e il Niger". Chiede anche di abbandonare il sistema degli hotspot, frutto di un accordo con gli altri Paesi europei, perchè hanno tolto ai migranti "la possibilità di richiedere asilo politico, sottoponendoli a forme (spesso illegittime) di detenzione amministrativa e all'espulsione dal territorio nazionale".

Ai punti 4 e 5 Asgi chiede di abrogare i decreti Salvini, in particolare le norme che permettono di trattenere il richiedente asilo fino a sei mesi al solo fine di identificarlo (in contrasto con le garanzie costituzionali). Questi decreti escludono dallo Sprar i richiedenti asilo e attribuiscono poteri speciali al ministero dell'Interno di limitare o vietare l'ingresso nelle acque territoriali delle navi impegnate in operazioni di soccorso. Va invece ripristinata la protezione umanitaria, "che consentiva all’Italia di rispettare i suoi obblighi costituzionali e internazionali nel riconoscere, già in via amministrativa, una forma di protezione ai cittadini stranieri nel rispetto dei loro diritti fondamentali". Senza la protezione umanitaria, aumentano gli stranieri privi di un titolo di soggiorno, col rischio poi di subire abusi.

Al punto 6 viene posta la questione dell'immediata abrogazione del capo II del D.L. 13/2017 (convertito in L.46/17), il Decreto Orlando Minniti, "che opera un complessivo declassamento del diritto di difesa del richiedente asilo". Viene inoltre sollecitata la riforma del Regolamento di Dublino, a partire dalla proposta approvata dal Parlamento Ue nel novembre 2017.

Asgi chiede poi la "rapida introduzione di un meccanismo di regolarizzazione che consenta ai cittadini stranieri, già in Italia, di munirsi di un titolo di soggiorno anche per la ricerca del lavoro, riducendo così in misura significativa l'ampio bacino di persone private del titolo di soggiorno dalle politiche governative che, a partire dalla fine del 2015, hanno incremento il numero dei cittadini stranieri in condizioni di maggiore vulnerabilità giuridica e sociale, esponendoli ad un maggiore rischio di sfruttamento lavorativo e criminale".

Asgi chiede inoltre, un "immediato ripristino delle quote ordinarie di ingresso per lavoro, in decreti flussi adeguati e la rapida introduzione di un meccanismo di ingresso sul territorio nazionale per ricerca lavoro".

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