Ho appreso dai giornali la volontà dell’amministrazione Bianchi di esternalizzare il servizio del Nido Comunale “Il Batuffolo” affidandolo ad una cooperativa del settore.
In Qualità di consigliere comunale non ho nessun dubbio, il Nido e’ comunale e deve rimanere tale, a tal proposito senza Se e senza Ma; Tagliati “ Sta con i Genitori”.
Partendo dal presupposto che l'asilo nido è nato come istituzione di carattere assistenziale ed educativo per andare incontro alle esigenze della società moderna che pone diverse famiglie in difficoltà a provvedere all'assistenza del piccolo, si capisce come lo stesso non sia mai stato visto come istituzione contrapposta alla famiglia e, quindi, solo come soluzione “sostitutiva” per i genitori che lavorano, ma è stato inteso come un percorso necessario, un luogo dove è possibile ottenere risposte adeguate alle reali esigenze del bambino.
In quest'ottica il nostro asilo nido “ Il batuffolo” è riuscito , nel corso degli anni, con un'accelerazione non comune, a dotarsi di un progetto educativo che esprime una grande riflessione sul bambino; ha saputo mettersi in relazione con vari soggetti per mettere in evidenza le precoci competenze sociali dei bambini , rispettando in pieno le finalità del servizio : educative, affiancando i genitori nella crescita dei loro figli attraverso attività che cercano di soddisfare i bisogni dei piccoli nel rispetto dei loro tempi di crescita; sociali, offrendo ai bambini un luogo di socializzazione e di relazione con altri; culturali, in quanto offre un modello che non opera discriminazione nell'erogazione del servizio, e promuove la cultura dei diritti dell'infanzia.
Al suo interno i nostri piccoli utenti hanno e trovano occasioni di gioco, di curiosità e di scoperte, di socializzazione tra coetanei, di esplorazione dell'ambiente circostante in un clima affettivamente sereno e nel rispetto dei propri ritmi evolutivi. Elementi fondanti riportati nel regolamento Asilo Nido del comune di Pizzighettone ed approvato da tutto il consiglio comunale in data 30.04.2015.
Faccio questa lunga premessa per ricordare lo sforzo di tutte le amministrazioni che si sono succedute, le quali si sono impegnate a raggiungere questi obbiettivi, anche con contribuzioni economiche significative. Il solo pensiero di estenalizzare il servizio non fa onore ad un'amm.ne com.le che dovrebbe essere la prima a tutelare i diritti dei suoi futuri cittadini, che dovrebbe essere fiera di accompagnarli PERSONALMENTE in un percorso di crescita, condividendo con le famiglie le sfide continue che la società ci presenta. Delegare è il modo più semplice per non fare .
E a che prezzo? Il CSE non dice più niente a nessuno?
Per me, in primis come genitore che in passato ha usufruito di questo eccellente servizio e in seconda istanza come cittadino, consigliere nonché assessore ai servizi sociali fino al 2011, questo non è accettabile.
Ricordo inoltre al Sindaco che ha sottoscritto con le parti sociali un impegno al fine di recuperare le educatrici reimpiegate in un altro settore per carenza di bambini iscritti, nel momento in cui ci fosse stata la necessità : i due pensionamenti sono la necessità.
Mi auguro rispetti gli accordi.
La mia personale richiesta come consigliere di minoranza sarà quella di chiedere formalmente la convocazione di un consiglio straordinario : un confronto sereno e serrato è d'obbligo su un tema che riguarda tutti e che da tutti deve essere condiviso.
Consigliere Comunale, Bruno Alessio Tagliati.
