Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 16.04

PNRR Piantano gli alberi sulla carta e poi... | Leonardo Del Priore

La verità è una sola: molti progetti nascono e si fanno per avere soldi, la destinazione di questi ultimi poi non ha mai una vera e propria progettualità

| Scritto da Redazione
PNRR Piantano gli alberi sulla carta e poi... | Leonardo Del Priore

PNRR Piantano gli alberi sulla carta e poi... | Leonardo Del Priore

 Più volte ci siamo interrogati che senza dubbio bisogna piantare alberi (ma farlo davvero! Sporcarsi le mani), ma ancora più importante è, senza dubbio, difendere il patrimonio boschivo in essere, quello che oggi assorbe CO2, regala umidità e rende un pò più fresche e umide i nostri micro-climi locali, trattenendo l'acqua, bene che sempre più scarseggia.

 E invece, le conferme arrivano sempre, e sono amare, c'è chi pianta gli alberi sulla carta, addirittura semina in vaso, non fa piantumazione e se lo fa, lo fanno anche male piantando alberi già morti, oppure non curando gli alberi piantati.

 La verità è una sola: molti progetti nascono e si fanno per avere soldi, la destinazione di questi ultimi poi non ha mai una vera e propria progettualità fino all'ultimo euro.

 Il collegio del controllo concomitante della corte dei conti,  nella delibera 8-2023,  ammonisce sia il ministero dell’ambiente, che le città coinvolte ( Roma, Bologna, Milano, Torino, Napoli, Palermo, Firenze, Venezia, Genova, Reggio Calabria, Messina, Catania e Cagliari ) e avverte: “desta perplessità ritenere che possa equipararsi la semina in vivaio con la messa a dimora delle specie arboree presso le singole aree oggetto di forestazione. Se l’equiparazione, proposta dal Ministero, non dovesse essere condivisa dalla Commissione Europea, il target Q4-2022 non potrà ritenersi raggiunto e, sin d’ora, si nutrono seri dubbi che possa essere perseguito anche il target Q4-2024”.

Queste città come da impegno avrebbero dovuto piantare 1.504.000 alberi entro il 31 dicembre 2022.



Impegnando buona parte dei 330 milioni di fondi europei previsti per il “Rimboschimento Urbano e tutela del Verde”. Invece alla fine hanno chiesto e ottenuto dalla cabina di regia del Pnrr di comprare e piantare (in prevalenza) semi. E non alberi.



Ma non è tutto, la missione del PNRR prevedeva anche piante: 866 pagate e mai trovate (a Genova), pagate e piantumate già morte (a Torino).  



Eccolo uno dei punti del PNRR all’italiana, spaghetti e mandolino, finito sotto la lente di ingrandimento.



La semina in vivaio non può essere assimilata alla forestazione urbana e, pertanto, neanche essere oggetto di collaudo ai fini del raggiungimento degli obiettivi del PNRR, trattandosi, la prima, di attività extra progettuale che esula dagli interventi finanziabili, mentre la forestazione urbana racchiude l’insieme degli interventi sul sito finale e si conclude con gli atti di collaudo, quale attestazione della regolare e corretta esecuzione dei lavori progettuali.



Nel verbale relativo ai controlli compiuti dal Comando dei Carabinieri presso la Regione Lazio “destano forte perplessità le indicazioni fornite sulle FAQ del MiTE in merito all’Avviso pubblico […] secondo le quali l’obiettivo del 10 dicembre 2022, relativo alla messa a dimora di 1.650.000 piante, può essere raggiunto anche con la semina in vivaio del materiale che sarà successivamente impiegato per la realizzazione del progetto finanziato. È opportuno precisare che il ‘materiale di moltiplicazione’ – che ricomprende anche il postime – non può essere considerato alla stregua delle piante messe a dimora”,



confermando, quindi, che la semina in vivaio non può essere assimilata alla forestazione urbana.



“Qualora la Commissione europea ritenesse di avallare l’orientamento ministeriale in questione, occorrerà comunque che l’Amministrazione fornisca un cronoprogramma dettagliato sui tempi del “planting” e del “transplanting” necessari per ogni tipologia di specie arborea, ai fini del rispetto di entrambi i target europei Q4 2022 e Q4 2024. Infine, poiché nel caso di semina in vivaio il collaudo non potrà, per evidenti ragioni, essere effettuato con sopralluoghi per la verifica in loco, sarà necessario individuare strumenti di certificazione ad hoc ai fini dell’attestazione di collaudo in sede di rendicontazione all’Autorità sovranazionale. Qualora invece la Commissione europea non dovesse considerare equivalente la semina in vivaio con la messa a dimora degli alberi, il target 2022 non sarà stato raggiunto”.

Stiamo cercando giardini privati in tutto il cremasco, aree verdi, per poter diffondere la cultura del verde, il contatto con la Natura.

 Queste aree che saranno coinvolte nei nostri eventi, saranno compensate per il tempo utile di utilizzo, da questi eventi ricaviamo anche del budget per la rigenerazione di aree boschive in italia.

Leonardo Del Priore

Pianta.land

 

 

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